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La Periferia con le sue storie, le idee, i pensieri e le immagini di un luogo dove non succede mai niente.

...inoltre: cinema, fotografia, cultura e altre cose che mi passano per la mente.

lunedì 28 febbraio 2011

Periferia VII

Quando facevo il commesso in videoteca. Scuse, frasi tipiche, e fauna locale.


Un classico intramontabile.
-Ciao, scusami, volevo.. sai volevo un film per un addio al celibato. Volevamo fare uno scherzo al festeggiato. Non so se ce l'avete.. ma volevo un film di uomini. --> Film porno gay. T'immagini che risate alla festa.


L'ignorante
-Ce l'hai Bengiabotto? --> Il curioso caso di Benjamin Button
-Sette Anime è veramente il film più bello della mia vita. --> Che vita triste la tua.
-Ciao, volevo  il seguito di Avatar. --> Tieni questo è il numero di James Cameron senti lui.
-Com'è Natale a Rio? --> Come tutti gli altri precedenti?

Il sociopatico
-Davanti al bancone, muto, con lo sguardo fisso su di me. Gli chiedo: Ciao dimmi, volevi noleggiare qualcosa? Lui: Non voglio nulla ero venuto a vedere come stavi. --> Mai visto prima.

L'incompreso
-Ho visto un film tanto tempo fa e lo volevo rivedere. Non ricordo il titolo, e neanche l'attore. Parlava di un poliziotto con la pistola, che da la caccia a dei criminali. --> Il caso JFK era più semplice.

Il pezzente
-Tieni, scusami, mancano dieci centesimi la prossima volta te li porto. --> Non fosse che è la decima volta che lo fai. Guadagno netto 1 euro.
-Tieni il film, e i soldi.. (cerca nelle tasche). Cazzo ho lasciato il portafoglio in macchina, li vado a prendere. Arrivo subito. --> Chiaramente non è tornato.

Il giustiziere
-Dammi il nome del regista di questo film che ho noleggiato. Lo voglio denunciare. Ha fatto un film troppo violento, merita una lezione. --> Dovevo fare l'avvocato, un settore florido.

Il pornofilo
-Sai io questi film, porno, li noleggio per una ricerca universitaria. Sono anni di studio. --> Un luminare.
-Scusami, il portatile non mi legge questo dvd (porno) che mi avete noleggiato, come faccio? Lo volevo vedere in macchina! --> I grandi problemi di oggi.
-Io questi nuovi film girati in digitale, girati velocemente con ..etcetc.. E poi questi dettagli ginecologici, le riprese strette, la fotografia sciatta, e.. etcetc Io non capisco come si faccia a fare porno così fatti male, ma anche le donne.. --> D'altronde il critico pornografico non trova dove scrivere.

Il caso umano
-E' basso con accento meridionale. Si avvicina furtivamente dietro il bancone. Mi chiama sottovoce e mi propone l'affare del secolo: "ehi amico, ho dell'ottimo pecorino sardo in macchina. E' roba buona, te lo metto a poco, qui lo vendi al doppio dei soldi. E' un'affare dai retta a me." --> Non ho avuto parole.

giovedì 24 febbraio 2011

IL GRINTA

Ho visto IL GRINTA da poco.

Quando si esce dal cinema è sempre difficile valutare un film. Meglio aspettare qualche giorno per schiarirsi le idee e capire punti di forza e debolezze dell'opera.
Ma non c'è bisogno di fare mille ragionamenti per questo film dei fratelli  Joel ed Ethan Coen, non devo scrivere una critica illuminata, e per un post su questo mio blog mi appare tutto dannatamente semplice da dire/scrivere.

Com'è Il Grinta? Bello.
E' bellissimo? No. Ma il tempo al cinema passa che è una bellezza.
E Jeff Bridges? Lui non si discute. Il film si regge sulla sua interpretazione. Un grandissimo.
Difetti? Purtroppo ce ne sono.

Sui motivi per cui l'ultima fatica dei Coen è un buon film non mi soffermo. Sono palesi dopo pochi minuti di film, e questa mini recensione non è scritta per farvi decidere se andare a vederlo oppure no. Dovete andare a vederlo, in un mare di film orribili, i Coen sono un'oasi di ebbrezza visiva.
Parlo invece di quello che mi ha deluso.
Il difetto più grande de Il Grinta è sicuramente la mancanza di un vero Villain, un'antagonista con le contropalle al pari del nostro Jeff. Per tre quarti di film si sente parlare di questo fantomatico criminale Tom Chaney (interpretato da Josh Brolin), l'uomo da uccidere per vendicare il padre della piccola Mattie Ross (la rivelazione Hailee Stein). Poi succede che te lo trovi davanti per caso ed è un mezzo coglione, in scena per pochi minuti e non certo memorabili. Fortuna Barry Pepper ci mette una pezza con il suo Lucky Ned, un cattivo sporco ma di carattere. La resa dei conti è a tratti entusiasmante, ma arriva inaspettatamente e si risolve con altrettanta velocità. La suspence non sale e il film finisce lì, la conclusione finale ve la risparmio.
Insomma un film sbilanciato da un buonissima prima parte, che costruisce molte aspettative ma non le risolve in pieno.
La regia di Joel Coen è controllata, ben calibrata, lo stile dei fratelli è visibile ma imbrigliato nel linguaggio classico. Stritolati dalle loro stesse immagini patinate e perfette, e da un genere, il western che dopo un secolo dalla sua nascita non fa più sconti a nessuno. Ad eccezione di un debordante Jeff Bridges, le altre star Damon e Brolin sono con il freno a mano tirato e a parte qualche smorfia scivolano via senza entusiasmare.
Detto questo. Andate a vederlo, perchè vi ripeto: E' un buon film.

martedì 22 febbraio 2011

Paul

Dopo aver parlato del presunto periodo nero di Hollywood, almeno in quanto ad incassi in Italia (qui) e qualità dei nuovi trend (qui).

Ecco il trailer di Paul.
Almeno 3 buoni motivi per vederlo:
-Ci sono Nick Frost e Simon Pegg di nuovo insieme dopo Shaun of the Dead e Hot Fuzz.
-Il regista è Greg Mottola, quello di Superbad e Adventureland.
-L'alieno è politicamente scorretto e ha la voce di Seth Rogen.

a voi il trailer:


lunedì 21 febbraio 2011

.. sul panorama cinematografico II - Il morente cinema americano

Il cinema Americano è in crisi di idee, potrei fare mille esempi, ma non credo ce ne sia bisogno. I grandi autori non sfornano capolavori e le nuove leve sembrano stritolati dalle nuove logiche produttive.
Sembra essere tornato lo studio system, con la sola differenza che non ci sono i copioni come Susanna!, Ombre Rosse, Viale del Tramonto, etc etc.. Ci sono invece dei brand e delle mode da seguire ed inseguire.
Le nuove idee e nuovi personaggi sono spariti. Il numero di sequel e  remake sono diventati imbarazzanti.
Per non parlare di film tratti da serie televisive, programmi e talent show.

Ma la vera miniera d'oro è il campo dei fumetti.
I cinecomics sono la vera ondata di inizio millennio, è una moda inarrestabile, si "vampirizza" ogni fumetto portandolo al cinema e sacrificandolo in nome di un incasso facile. I film sui super eroi made in usa ha i mesi contati, non è un caso che Spider Man lo si faccia iniziare di nuovo da capo, o escano film come Capitan America o Thor. Sono il fondo del barile del fumetto USA, nel senso che sono i personaggi meno adatti alla trasposizione cinematografica, rispetto ad un Batman o uno SpiderMan.

Dall'altra parte a Hollywood non si limitano ai super-eroi, hanno ben visto di razziare anche tutto il parco Graphic Novel, e sfruttare queste opere senza tante remore. Dalla sua le graphic novel hanno un piglio più autoriale, sono autoconclusive e sono più vicine al linguaggio cinematografico. Dall'altra parte però non sfondano sul mercato, mancano molte volte di azione, e non rendono bene come i super-eroi.

Che si fa allora?
Semplice le case di produzione USA hanno iniziato a guardare al comics di fuori confine, acquistano diritti e pensano a film con attori in carne e ossa. Hanno iniziato a piccoli passi, ma credo che nel giro di pochi anni punteranno gli occhi sugli eroi dei fumetti giapponesi, ri-adattandoli al gusto occidentale.
Ghost In the Shell e Akira sono da anni in fermi al via.
Alita è il grande progetto di James Cameron.
Sicuramente ce ne sono altri in cantiere.
Se il primo anime-movie prodotto in USA con un budget serio avrà successo allora potrebbe essere la nuova ondata dei prossimi anni, ma non escludo il fallimento totale. Gli anime hanno una struttura molto più consona al Serial televisivo piuttosto che ad un film.

PS: Per film tratto da anime con budget serio non intendo assolutamente l'operazione fatta con Dragon Ball.

domenica 13 febbraio 2011

Periferia VI

Erano le 3 del mattino, ed ero appena arrivato a casa. Prima di entrare, un piccolo boato nelle vicinanze attirava la mia attenzione. Forse un incidente, difficile capire. La mia voglia di andare a letto vinse ed una volta in casa non ci pensai più.
Poco dopo: sirene, persone, polizia e ambulanza. A quel punto probabilmente dormivo da un pezzo. .

Diversi minuti prima, a qualche centinaio di metri da dove vivo io, sulla provinciale una macchina si schiantava nei pressi di un bar. Aveva mancato la curva a gomito. Lui non era stanco, non era ubriaco, non era drogato, ma era inseguito. Inseguito da da un'altra macchina. Una macchina carica di persone incappucciate, incazzate con lui. 
Prima le offese e le urla, poi il lancio di alcune bottiglie, l'alta velocità e infine lo speronamento nei pressi della curva. Dopo il piccolo schianto, forse lo shock forse la rabbia, era uscito di macchina per affrontare i suoi inseguitori. Loro pronti a finire il lavoro, come cani impazziti lo avevano aggredito. Pugni, calci, e qualche coltellata nelle natiche. Lui rimase a terra sanguinante in attesa di soccorso, e i suoi aggressori scappavano senza lasciare traccia.

Quella sera qualcuno aveva deciso che era arrivato il momento di dargli una lezione, di far capire chi comandava in città. Perchè lui era un cosidetto redskin, e loro quelli che comunemente chiamiamo fascisti.

giovedì 10 febbraio 2011

Considerazioni sul panorama cinematografico

Il tutto parte dalla creazione di una linea di T-Shirt dedicate al cinema.
Guardando i film che sono usciti nel 1976 ed in qualsiasi altro anno degli anni '70 e '80 mi accorgo della quantità di capolavori che uscivano annualmente.
Quel luogo comune: non ci sono più i film di una volta.
Nasconde un fondo di verità. Sopratutto il cinema americano sembra essere entrato in una crisi creativa senza precedenti. Gli anni duemila sono forse il periodo più nero per l'industria di Hollywood dal punto di vista della qualità. E le cose non sembrano migliorare.

Prendiamo il 2010 appena trascorso. I migliori film targati USA sembrano essere: Inception, Shutter Island, Avatar, The Social Network e altri che al momento non mi vengono in mente.
Di questi nessuno rimarrà nella memoria, e nessuno rientrerà nella categoria CAPOLAVORO.

Il cinema americano stenta, ha poche idee e si affida per lo più a remake e ai cine-comics. Lo spettatore di conseguenza si adegua, inizia a disertare il classico blockbuster e si dirige verso altri prodotti.
Negli ultimi sei mesi la mancanza di un titolo USA forte e di richiamo (ad eccezione di Inception forse) si è fatto sentire. Il brand Harry Potter non tira più come una volta e anche gli effetti speciali di Tron:Legacy non hanno sortito effetto sul mercato.

Cosa cambia quindi?
Il cinema italiano spopola. Dicembre e Gennaio sono diventati i mesi dei grandi incassi nostrani. Le commedie e il genere comico sembrano essere la carta vincente. I personaggi della Tv, da Bisio a Checco Zalone passando per Cetto Laqualunque di Albanese e altri, riscuotono un successo incredibile. Incassi altissimi in alcuni casi, arrivando a toccare perfino le vette di Avatar o Titanic.
Non mi pronuncio sulla qualità di questi film e non entro nel merito di come è cambiato il pubblico italiano, perché servirebbe più di un post. Faccio solo notare come la leadership cinematografica americana sia in forte ribasso, e gli incassi totali del glorificato Inception sono di poco superiori ai 10 milioni di euro mentre Checco Zalone viaggia sui 38.
Qualcosa è cambiato nel mercato. I distributori sembrano averlo capito e cavalcano l'onda.

PS: Gli ultimi 10 anni di cinema americano saranno principalmente ricordati come "L'epoca d'oro della Pixar".

sabato 5 febbraio 2011

Periferia V


Tre immagini legate da dieci strani minuti.

Sono in un locale. Lo frequento di tanto in tanto. 
E' piccolo, rumoroso, leggermente kitsch, ed i prezzi sono esorbitanti. La titolare è completamente fuori di testa, sempre su di giri (chimica o alcool, o tutti e due). Siccome vuole fumare mentre lavora, ha deciso che in una delle due stanze del locale ci si può fumare. Chiaramente tutto non a norma di legge. Evvai.

La nebbia è profonda, il fumo della sigaretta si ferma a mezz'aria, e l'aria alla lunga diventa irrespirabile. Allora ci si rifugia a rifiatare nell'altra stanza. Bevo una birra con qualche amico, e uno di loro mi fa notare un tavolo di ragazze giovani accanto al nostro. Veramente giovani. Credo sui 16 anni.
Una di loro ha già il fascino prorompente della ventenne, senza malizia posso dire che è una bellissima ragazza. Poco dopo il mio sguardo viene distolto dalla TV sopra le loro teste.
C'è uno speciale su Sasha Grey. Non sono amante del porno, però la riconosco. 

I minuti passano, la birra finisce, l'ora di spostarci si avvicina.
Intanto alla Tv Sasha si fa immortalare, da un fotografo, nuda in ogni posizione. E' sfrontata e sicura di se.
Abbasso lo sguardo e la bellissima adolescente di prima sta baciando con grande passione la sua amica al tavolo. Alzo di nuovo lo sguardo e le scene di nudo di Sasha si susseguono a ripetizione. Sotto il bacio saffico non conosce tregua.
In tutto ciò dobbiamo andare, ci alziamo e la titolare è sul bancone del locale. Urla e fa una scenata ad un cliente compiaciuto che sta al gioco. Gli tira in testa un vassoio. Non contenta prende una tazza e la scaglia a terra, frantumandola ai miei piedi. 
E' proprio ora di andare.