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La Periferia con le sue storie, le idee, i pensieri e le immagini di un luogo dove non succede mai niente.

...inoltre: cinema, fotografia, cultura e altre cose che mi passano per la mente.

venerdì 27 aprile 2012

cento sequenze (10) - Ratatouille

Qui non devo spiegarvi niente.
Capolavoro indiscutibile.
Se non avete avuto un picco emotivo a questo punto del film, non so cos'altro possa riuscirci.


mercoledì 25 aprile 2012

Periferia XXIII - Necrologio di un ragazzo comune














Qualche giorno fa è morto un amico di amici. Un ragazzo giovane, lo conoscevo di vista, ogni tanto veniva in videoteca a noleggiare. Non eravamo nemmeno amici su Facebook, e come sapete sul social network si "fa amicizia" anche con il giornalaio. Insomma una morte che mi ha toccato solo di riflesso. 

Sarò sincero al di là dei fatti tragici, di quello che si dice sui giornali e del dolore di familiari e conoscenti, mi ha colpito la coerenza con cui molte persone che frequento hanno commentato l'accaduto. 

Il necrologio vocale che mi è arrivato è stato bene o male questo:

Poveraccio, era una testa di cazzo ma una morte così non si augura a nessuno.
Mi dispiace tanto, certo se devo essere sincero la mia esperienza personale con lui è stata pessima.
Era uno stronzo, ma non si meritava di finire così.

Purtroppo questa è la realtà. Io non lo conoscevo e non so dirvi com'era realmente, e non vi sto dicendo che  è morto un coglione. Vi sto dicendo che quando condividiamo video, frasi e immagini di una persona famosa, ricordandolo con affetto come se fosse da sempre nostro amico siamo terribilmente ipocriti. Perché poi quando muore qualcuno con cui avete scambiato due parole almeno una volta nella vita, le reazioni normali sono per lo più menefreghiste.
Perché probabilmente anche di Steve Jobs qualcuno ha detto:
Mi dispiace, ma per quanto mi riguarda era uno stronzo.

Ah un'ultima cosa. Ora va di moda che quando qualcuno muore, si va sulla sua pagina Facebook e si lascia una frase come se potesse leggerla. Se toccherà mai a me, ricordatemi leggendovi un libro o un fumetto, andando a una mostra, guardando un bel film al cinema... Insomma con onore, non su Facebook.

sabato 21 aprile 2012

cento sequenze (9) - Alta Fedeltà

Vi avevo detto che erano le MIE cento sequenze. Non una sorta di classifica oggettiva e ragionata. 
Per me Alta Fedeltà è la bibbia dell'uomo single, incazzato con le donne e terribilmente depresso d'amore. E' una sorta di deja-vu di momenti e storie simili, un film che io guardo e riguardo a fasi alternate. Scegliere una scena è stato difficile, quelle impresse nella mia memoria sono molteplici, a partire dal l'esilarante pestaggio ai danni di Tim Robbins.
Ho scelto l'inizio. Tre battute per descrivere uno stato d'animo logorato. 
In questo è un capolavoro.


mercoledì 18 aprile 2012

Locandine improbabili

Ogni tanto in videoteca vengo colpito da queste copertine e i loro slogan.
Su  THE REEF - SPERA DI AFFOGARE PRIMA  ci ho riso come uno scemo.

lunedì 16 aprile 2012

DIAZ


















Diaz di Daniele Vicari colpisce duro, più forte che può, e come una raffica di pugni al ventre vi lascerà senza fiato per quasi due ore. Entrerete al cinema pensando di sapere tutto, consapevoli di quello che state per vedere, e vi ritroverete all'uscita frastornati con mille domande e con tanta rabbia dentro.
Rabbia. Si, quella di cui hanno paura ai piani alti e per cui tanto si critica il film prodotto da Fandango. Diaz secondo alcuni potrebbe istigare a provare odio contro le forze dell'ordine e portare ad atti di violenza. 
Parentesi. Ma i film Americani che esaltano la guerra? Quelli non sono peggio?
L'incazzatura che si prova durante la visione di questo film è naturale, forse scontata, e non perché siamo "zecche anarchiche" ma semplicemente perché per la prima volta vediamo l'Italia e le sue forze dell'ordine comportarsi come cattivi soldati nazisti.
Siamo abituati a vedere film stranieri simili, ma non siamo pronti per ammettere che la Diaz fu un massacro e che la caserma di Bolzaneto un lager con tanto di torture. Eppure è successo in Italia nel 2001, nella penisola del sole e la democrazia.

Non riesco a parlarvi del film come opera cinematografica, non riesco a distinguere l'impatto emotivo dato dalla rilevanza dei fatti da quello prettamente visivo datomi dal film. Sono uscito incazzato, profondamente colpito, impaziente di vedere una giustizia che fa il suo corso e non lascia impunite queste schifezze. Potrei inoltre dirvi che il film ha alcune parti deboli come le microstorie relative ai Black Block, o che in alcune scene dialoghi e snodi narrativi sembrano leggermente forzati, ma la verità è che nonostante tutto questo Diaz è un film importante che riesce a trasportarvi tutta la carica emotiva di chi era dentro la scuola e trasmettervi paure indicibili e terribilmente reali.
Applausi a Vicari e Fandango per aver portato al cinema un film diverso, nuovo, necessario e sopratutto coraggioso. Qualunque sia la vostra posizione ideologica, andate a vederlo. In una settimana cinematograficamente povera, Diaz è l'unico film che saprà scuotervi da capo a piedi. 



sabato 14 aprile 2012

Il Titanic Nazista


















Tutti a parlare del film nazista sul Titanic nello speciale di History Channel dedicato al famoso disastro navale.
-> QUI

Sinceramente mi fa strano che questo progetto faraonico varato all'apice del regime nazista, con un budget di 170milioni di euro di oggi, e perfino con un breve girato restaurato, sia saltato fuori solo ora.
Sono decenni che si cerca ogni tipo di materiale riguardante la seconda guerra mondiale e pazzi progetti del partito guidato da Hitler. Questo tipo di documentari storici sono da sempre fra i più seguiti. 
E adesso nel 2012 in contemporanea con l'uscita della versione3D del TITANIC salta fuori questa cosa.

Non metto in dubbio che sia vero, ma i tempi e il totale anonimato del progetto prima di oggi mi fa pensare. O più semplicemente era cosa nota ed ero solo io a non saperlo.

mercoledì 11 aprile 2012

Real Steel

Quando c'è da vedere un film tutti insieme è sempre una dura lotta. Generalmente in videoteca mandano me coadiuvato dall'aiutante di turno, il quale si attacca al telefono per comunicare i titoli e ricevere il responso del pubblico.
Di solito scelgo dei buoni film, roba che sembra impegnata ma promette anche divertimento capace di accontentare tutti. Ieri però ho giocato sporco, e ho puntato su un'americanata un po' cazzata, un po' divertente che volevo tanto vedere. Ho millantato cose non vere, divertimento non assicurato, e lacrimoni impossibili. Ho venduto Real Steel ai miei compagni di visione.


















Real Steel è diretto da uno dei peggiori registi in circolazione ad Hollywood, tale Shawn Levy. Uno specializzato in commedie che non fanno ridere e parodie che fanno piangere, uno che al momento è al lavoro sul prequel di Pinocchio.
Si, avete capito bene, il prequel di Pinocchio incentrato sulle sfortune di Geppetto.
Torniamo a Real Steel. Un film che a giudicare dalla trama sembra una puttanata made in America, a guardare dal trailer capisci che c'è di mezzo pure la solfa padre figlio, vedi il cast e non hai nessun sussulto. Perché guardarlo? Perché tutti, dai recensori più snob a quelli più cazzoni, ne avevano esaltato la grande dose di intrattenimento e capacità di divertire. Ed avevano ragione.

Anche la mia platea di amici, dopo le varie risate sarcastiche e qualche battuta, si è ammutolita presa dal film. Ma cosa è Real Steel in definitiva?
Avete in mente Rocky? E lo Stallone camionista in Over the Top?
Ecco questa non è altro che un sapiente mix di queste due trame, aggiornate e piazzate in questo contesto pseduo-fantascientifico. Ci sta un padre perdente dal passato luminoso, un figlio ritrovato con cui costruire un nuovo rapporto, e il pugile-robot trovato nella discarica ma capace di sfidare il campione del mondo. La trama di redenzione di tutti i film sportivi, dove i losers arrivano alla vetta grazie alle tre magiche caratteristiche: impegno, forza d'animo e buoni sentimenti.
Tutto finirà come vi aspettate. Ma saprà divertirvi al punto giusto senza troppe pretese.
E sul combattimento finale, senza spoilerare nulla, vi posso dire che gli sceneggiatori sono partiti da un semplice concetto. Cosa succederebbe se un Nokia 3310 sfidasse un IPhone? 

















Vedere per credere.


Ah dimenticavo il film è tratto da una storia breve di Richard Matheson, ripresa anche in una puntata di Ai Confini della Realtà.
Ah dimenticavo2, il robot si chiama Atom. Citazione al Tetsuwan Atom di Tezuka?

domenica 8 aprile 2012

cento sequenze (8) - In the Mood for Love

E' uno dei miei preferiti. Colori, musica, costumi, ambientazione basterebbero da soli per gridare al capolavoro.
Ma poi ci sono anche Tony Leung, Maggie Cheung e la regia di Wong Kar-wai.
Il momento dove i due vicini di casa scoprono il tradimento dei rispettivi coniugi è pura meraviglia, una manciata di dialoghi ed ellissi temporali indefinite scandite solamente dai vestiti di lei per dare il via a una delle storie d'amore più struggenti della storia del cinema.


giovedì 5 aprile 2012

Periferia XXII - LEGAlo e buttalo via

Berlusconi è vivo ma non è più su tutti i telegiornali.
Oggi se ne va pure Umberto "mezzoduro" Bossi, purtroppo se ne va solo dalla Lega Nord. Dice che si arricchiva alle spalle nostre con i soldi del partito. Sai che novità.
Sembra ieri quando tutte le nostre peggiori offese cercavano di abbattere i due esponenti della maggioranza parlamentare. E ora vittoria? Insomma. Dimissioni così, senza neppure il gusto di vederti dietro le sbarre o perdere clamorosamente al prossimo giro.
Certamente siamo vicini al cambio di un'era politica. Era anche l'ora.

Che c'entra con la Periferia? Fondamentalmente un cazzo. Se non fosse che la Lega la votano anche dalle mie parti. Nessuno sa dirne il motivo, qualcuno dice che ce l'hanno con gli immigrati e questo basta per votarli. Altri dicono che con loro l'Italia sarebbe un posto sicuro.
Ora io mi chiedo, ma perché è pericolosa? Io vivo in una provincia che non succede mai una sega. In prima pagina ci va il politico di turno che promette l'ennesimo rilancio del centro storico. Si, ogni tanto qualcuno si spara, altre volte s'ammazzano per gelosie e corna, si sente di qualche presunto stupro.
Tutte cose gravi, ma non vedo questo clima da far west. Sopratutto non vedo questo pericolo immigrati da non dormirci la notte.
Sono stato in città dove alcune zone sono veramente ghettizzate e malfamate. Io in confronto vivo nell'Eden. Eppure alcuni miei amici votavano Lega, il partito contro gli immigrati, il partito di Bossi lui che ce l'ha duro.
Talmente duro che ha procreato il Trota,  anche lui duro... ma di testa, e infatti poverino non capisce un cazzo.

Avrei voluto scrivere qualcosa di diverso, ma ero talmente preso dalla notizia di Bossi che sono partito a scrivere di questo. 
Ciao Umberto ti ricorderò dopo aver bevuto la Coca-Cola (cit.)