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La Periferia con le sue storie, le idee, i pensieri e le immagini di un luogo dove non succede mai niente.

...inoltre: cinema, fotografia, cultura e altre cose che mi passano per la mente.

mercoledì 27 giugno 2012

cento sequenze (14) - This is England

Il film di Shane Meadows è una delle mie grandi passioni contemporanee, un po' mi pento di non averlo inserito a suo tempo nella top del decennio.
Ricordo quando vinse al primo Festival di Roma e di quando nell'estate successiva durante un viaggio in Svezia vidi il manifesto nella metropolitana di Stoccolma. Crebbe in me una curiosità spasmodica per questo film di skinhead nell'Inghilterra del 1983.
Di fatto recuperai il film in lingua originale con i sottotitoli in inglese. Rimasi stupito della sua non distribuzione in Italia, era un film bellissimo ed attuale. Il problema è stato risolto solo nel 2011 grazie a Officine Ubu (nonostante un doppiaggio terrificante).

Questa è in assoluto la scena che preferisco. La più divertente e spensierata, grazie anche alla parte finale con sottofondo musicale. Una sequenza decisamente riuscita.


venerdì 22 giugno 2012

Gipi Vs Fumetti Brutti - L'uomo contro i falliti

















In questi giorni è nata una polemica fra Gipi e quelli di Fumettibrutti.
Il tutto nasce da una recensione su Nessuno Mi Farà del Male di Giacomo Monti. La solita recensione che si spera di trovare in un blog come Fumettibrutti. Cosa è successo? Andiamo per ordine.

-Gipi, sulla sua pagina facebook, ha segnalato l'articolo definendo il tutto un'operazione inutile.
-Contemporaneamente uno dei redattori di Fumettibrutti posta un commento di spam sul blog di Gipi (precisamente QUI) segnalando la loro recensione.
-Gipi risponde per le rime senza tanti giri di parole.
-Quelli di Fumettibrutti riportano il commento in ogni dove, slegandolo dal contesto e diventando di colpo chierichetti educati.
-Gipi s'incazza ancora di più e continua la sua crociata su facebook (la sua e la pagina di fumettibrutti) e nei commenti alla recensione.
-Fumettibrutti intanto vede aumentare le visite a dismisura.

La cronaca dei fatti è più o meno questa.
Bene, vi dico fin da subito che se siete estimatori di Fumettibrutti e i loro pseudo recensori siamo su due linee di pensiero totalmente opposte. Non perdete tempo a leggere questo post perché tanto non lo capirete, forse per intelligenza o semplice cultura, ma non ci capiremo mai.
Perché dico questo? Semplice, li odio. Odio chi fugge dal dibattito, chi vive per distruggere tutto e tutti, e sopratutto odio chi fomenta tutto questo e si nasconde dietro un vetro oscurato di discorsi stupidi per mascherare la propria ignoranza.

Ma cosa è Fumettibrutti in definitiva? Vi basterà una veloce lettura per capirlo.
Avete mai letto i blog di Roberto Recchioni e quello de i400calci? Probabilmente si, visto che ormai viaggiano su numeri incredibili. Fumettibrutti è un palese mix-remake di questi due.
Roberto Recchioni personalità del fumetto non lesina mai critiche e attacchi a colleghi, case editrici ed editori. Dice quello che pensa e si tiene ben lontano dal politically correct.
i400calci invece parlano di cinema, con recensioni e approfondimenti; lontani dal cinema d'autore impegnato esaltano i blockbuster e quei film di intrattenimento con uno stile simpatico buttandola spesso in caciara ma sempre con grande verve critica.
Ecco Fumettibrutti cerca di fare i400calci sul fumetto con tanto di recensori dal nick simapatico, sperando nel successo sulla falsa riga delle invettive alla Recchioni. Ma sono solo una pallida imitazione.
i400calci talvolta fa incazzare con le sue stroncature, ma non è rigido e impostato, lo staff è competente e molti recensori scrivono su riviste quotate; non sparano quasi mai a zero e argomentano sempre. Sopratutto non ho mai visto rispondere con arroganza ai vari utenti.
Di Roberto Recchioni invece si può dire tanto, però ci mette sempre la faccia. Scrivere le cose che scrive lui e lavorare allo stesso tempo nell'ambiente non deve esser facile. Quindi tanto di cappello.

Invece leggo su Fumettibrutti recensioni totalmente prive di senso, commenti arroganti e voglia di sputtanare tutti. Nessuna umiltà e totale mancanza di professionalità. 
Come si fa a recensire una striscia di Zerocalcare come se fosse un'opera di lungo respiro? Perché gli devi dare del finto alternativo se non lo conosci? Sopratutto per quale motivo gli devi criticare se viene menzionato su Repubblica?
Ma che recensione è... prendo quello famoso del momento e siccome tutti se lo inculano qua e là, vi dico che  è il peggio populista che fa finta di essere alternativo, e in verità sta con i poteri forti. Tant'è finisce su Repubblica.it 

Tornando a Gipi, gli vai sul blog commenti un articolo che non c'entra una mazza scrivendo recensione di sicuro interesse con tanto di link. Ma la dignità dove è finita? E' palese che Gipi ha apprezzato il libro di Monti, che senso ha andare a segnalargli una rece dove gli si dice che invece è una merda e che lui c'ha pure fatto un film su quest'obbrobrio. 
Gipi giustamente gli risponde per le rime, con tono maleducato mettendosi sullo stesso piano di PupoAlberto e soci. Se uno ti suona a casa e ti dice che non hai capito un cazzo, la prima cosa che fa una persona normale è di mandarlo affanculo.
Gipi lo manda affanculo da grande scrittore qual'è. E per ribattere i fumettibrutti riportano il suo commento facendolo passare come lo "stronzo", e gli utenti scemi rincarano la dose iniziando a tirare offese sul suo film.
Sapete chi è che fa a gara a chi ce l'ha più lungo, e quando perde tira in ballo qualcos'altro? I falliti.

Gipi è caduto nella trappola della polemica, ma si è dimostrato più uomo di chi ricorre a questi trucchetti per farsi leggere e sopratutto non ho letto nemmeno un commento dove cerca di zittire tutti dicendo: io ho fatto questo e quello, ho vinto tanti premi etcetc...
Trovatemi un'artista famoso come lui, capace di non scadere nel io so io e voi non siete un cazzo.

Scusate lo sfogo. 
Cercando di rimanere obiettivi e critici vi vorrei segnalare come ad oggi per colpa di quest'uomo ->

















le nuovissime generazioni si sentano in grado di mandare a fare in culo chiunque. Cercano di distruggere il lavoro di tutti quelli che ce l'hanno fatta additandoli come responsabili di tutto il male che ci affligge, il dibattito non esiste più, non importa argomentare bene, l'importante è urlare più forte di tutti. Tanto gli altri sono tutti degli stronzi che non capiscono.
Fumettibrutti è un diretto discendente di questa ondata populista. Si difende dicendo che loro sono stanchi dei leccaculo della rete e la falsa ipocrisia, che si divertono a smontare le motivazioni dei fan. 
Ma la verità è che non riuscirebbero ad argomentare neanche una risposta decente in un dibattito serio, e allora proprio come Grillo, anche loro, appena gli si fa una domanda scomoda si girano dall'altra parte a prenderci in giro senza degnarci di considerazione.

In definitiva sono solo dei poveracci.

PS: ad essere un coglione potrei andare sul loro blog e segnalare il mio articolo.


mercoledì 20 giugno 2012

L'Arte del Futuro

Oggi sono finito per caso su questo sito http://www.newartcompany.com
L'header recita Buy Contemporary Art from Contemporary Artist. 
Poco più sotto sempre in inglese una scritta profetica -> Guarda, prendi e compra l'arte del futuro.

Wooow. Cazzo l'arte del futuro mica la roba che voi poveracci comprate nelle gallerie.
Spulcio un po' il sito e vedo che uno degli artisti più sostenuti è tale Max Papeschi. Ora io non sono un esperto d'arte, ho studiato qualche cosa ma mai sarei in grado di valutare l'opera di un'artista, sopratutto se contemporaneo. Quindi mi limiterò a dire le mie impressioni, senza nulla togliere a nessuno.
Liberata la coscienza, andiamo al punto.

Ma 302 euro per questa stampa qui, è normale?






















302 euro per una stampa, che al di là del valore, è una photoscioppata da due lire che anche un ragazzino di 12 anni saprebbe fare. Sinceramente non ci vedo nemmeno questa grande idea, un soldato con la faccia di paperino e il titolo "welcome to the jungle"; è una pop-art vista e rivista.
E' mai possibile che nel 2012 con tutta la mole di artisti che prova a fare l'artista non ce ne siano abbastanza per fare una roba meglio di questa qui?

Ditemi vi prego che questa non è l'arte del futuro?
Vi prego.


In ogni caso se avete da buttare un po' di soldi nel cesso, secondo me questo sito è il posto che fa per voi. Potete spendere belle cifre nella speranza di comprare effettivamente l'arte del futuro, anche se più probabilmente comprete un' arte senza futuro.

domenica 10 giugno 2012

cento sequenze (13) - Il secondo tragico Fantozzi

A poco più di un'ora dalla partita Italia - Spagna mi lancio nel video più ovvio, il più famoso e il più celebrato dell'intera saga di Fantozzi. Sarò scontato, ma quando una sequenza riesce a diventare un fenomeno di tale livello è giusto prenderne atto, e non sminuire la sua importanza. A 12 anni ridevo con un matto delle imprese del ragionier Ugo, adesso che mi affaccio al mondo del lavoro un po' ne capisco il sottofondo drammatico e talvolta veritiero.
In ogni caso il 13 porta fortuna, ora si pensa al calcio. Staccate il telef...


sabato 9 giugno 2012

Hit the road, Nonna














Hit the road, Nonna è piccolo documentario indipendente sulla vita di Delia Ubaldi, donna dell'alta moda italiana negli anni del boom economico fino agli sgargianti ottanta. Una delle prime imprenditrici nel mondo del pret-à-porter europeo che grazie alla sua caparbia e il suo talento riuscì ad affermarsi in un mondo fino ad allora dominato dagli uomini.
Il documentario è diretto e narrato da Duccio Chiarini, nipote di Nonna Delia e portatore di tutte quelle verità familiari che sfuggono alle normali biografie. Il film è uscito in poche selezionatissime sale, ed è stato visto in diversi festival italiani tra cui Le Giornate degli Autori alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2011.


Potrei parlarvi meglio della trama, oppure cercare di collocare questo film insieme ad altri documentari biografici, peggio ancora stare ad analizzare il rapporto e le motivazioni che intercorrono fra un nipote regista e una nonna intervistata. Invece mi preme andare al sodo e cioè dirvi che è un documentario splendido.
Un film che pur trattando una vicenda estremamente personale riesce a raccontare l'Italia del dopoguerra, l'imprenditoria durante il boom,  e il ruolo della donna vincolata a pregiudizi e ruoli fissati lontani dalle proprie aspirazioni. Delia Ubaldi era una donna proiettata verso il futuro, lontana dall'epoca in cui viveva e determinata ad ogni costo ad emergere e raggiungere il successo a discapito proprio della sua figura di madre e donna di casa.

Il film di Duccio Chiarini non mancherà di emozionarvi, farvi ridere e riflettere. Una cosa non da poco per un documentario biografico. A mio avviso uno dei migliori film italiani di questa magra annata cinematografica, per questo se vi capita l'occasione non mancate di andarlo a vedere.

Sotto il trailer e l'intervista al regista.















giovedì 7 giugno 2012

Django Unchained - Il Trailer

Il trailer del nuovo western firmato Quentin Tarantino. Ancora un omaggio, nel titolo, al nostro cinema di genere. Di questo dovremmo rendere sempre grazie a mister Quentin.
Che dire delle prime immagini?
Ad eccezione di un Leonardo Di Caprio da urlo, il resto non mi ha entusiasmato. In primis Django stesso impersonato da Jamie Foxx. Così come a suo tempo fui scettico sul trailer di Bastardi Senza Gloria, salvo poi ricredermi sonoramente al cinema.
Quindi eterna fiducia al Maestro. Voi che dite?