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La Periferia con le sue storie, le idee, i pensieri e le immagini di un luogo dove non succede mai niente.

...inoltre: cinema, fotografia, cultura e altre cose che mi passano per la mente.

martedì 27 novembre 2012

Periferia XXVII - Succede che ti lasci
















Tutte le volte che mi lascio rimpiango di non avere mai lo status "Impegnato con ..." su Facebook.
Non sono il tipo da sventolare una relazione di cui già tutti sono informati, però quando la suddetta relazione finisce quel cambio di status faciliterebbe mille spiegazioni o domande imbarazzanti.
Partiamo da due presupposti. 
1 - I miei amici non sono esattamente delle volpi.
2 - Le mie ragazze di solito non sono amiche del gruppo, o ex fidanzate di altri.

Succede quindi che ti lasci, lei che si era trasferita da qualche mese ormai tornava solo di rado e adesso ancora meno. In città non si vede ora come prima. E a distanza di mesi sono ancora qui a dover spiegare allo stordito di turno che è finita.
Comunque com'è che si dice: le donne passano gli amici restano.
Vero, certo è che i miei amici sono dotati di sarcasmo e di una certa dose di inconsapevolezza fuori dal normale. Succede quindi che ti lasci e vieni consolato a modo loro.

Michele - Ohi ma come sta Giulia? E' tanto che non la vedo.
Wata - Ci siamo lasciati un mese fa.
Michele - Cazzo mi dispiace, era la numero uno lei. Simpatica, carina, alla mano. Mi piaceva proprio.
Wata - A me lo dici?
Michele - Cavolo, non è facile trovare una così di questi tempi. Lei era proprio...
Wata - Guarda c'è un ponte. Che dici mi butto io o ti ci butto te?

Francesco - Dai. Ma che cazzo te ne frega, ieri ti ho già visto con un'altra, sbattiti quella vedrai che ti passa. 
Wata - Dove? Con chi mi hai visto?
Francesco - Eri in città con una moretta, sembrava carina.
Wata - Era mia sorella.

Luca - Ma da quanto ti sei lasciato?
Wata - Ormai è quasi un mese e mezzo.
Federico - Ci mancherà la Giulia. Era così simpatica.
Wata - Ora vi ci mettete anche voi.
Luca - Dai su, diciamola tutta; hai fatto una cazzata.
Federico - Eh si, te la dovevi sposare.
Luca - Te la dovevi tenere.
Wata - Raga ma in pratica m'ha lasciato lei.
Luca - Si vabbè dettagli, sei te che l'hai fatta trasferire. Dove insistere per farla rimanere con te.
Federico - Eh si si. Era proprio la numero uno Giulia.
Wata - Ma che l'ha deciso lei ve l'avevo già detto?
Federico - Insomma te la dovevi tenere.
Luca - Dove la ritrovi una così, mica è facile.
Federico - Ci è rimasta nel cuore la Giulia.
Wata - Lo vedo.
Federico - Eh si, dai fra 10 anni diremo: te lo ricordi Watanabe quello che stava con Giulia?
Luca - Ahahahahahah.
Wata - Grazie ragazzi siete sempre d'aiuto.

lunedì 26 novembre 2012

Calcio anni '90: Vezio Benetti e il suo Livorno

Amici di Livorno mi segnalano questi video.
Vezio Benetti storico commentatore del Livorno calcio. In quanto a telecronaca e inventiva rimane un mito della risata popolare. Il suo appello per salvare il Livorno dalla banca rotta è pura televisione di propaganda, per questo geniale e assurda.

Vezio sei il mio nuovo idolo.

















lunedì 19 novembre 2012

La tua vita è online















E' troppo sperare in una pubblicità "progresso" di questo livello anche in Italia?

venerdì 16 novembre 2012

Periferia XXVI - Ma come cazzo parlano a Milano?
















Negli ultimi mesi ho lavorato su un evento molto importante per conto di un'agenzia di Milano.
Questo il motivo per cui sono praticamente sparito dal blog per tutto ottobre, e torno ora a scrivere questo post. 
Il lavoro con questi milanesi tutti comunicazione e affari non è stato dei più facili, alcune volte ci siamo scontrati su questioni organizzative, in altre ho semplicemente lasciato perdere. Dalla provincia contro la capitale del business italico, è stata una dura lotta ma alla fine proficua e il risultato finale è stato dei migliori.

Era la prima volta che lavoravo così a stretto contatto con un'agenzia di marketing e comunicazione, era sopratutto la prima volta che parlavo così tanto al telefono con gente di Milano. Per questo vi confermo la mia impressione: 

Ma come cazzo parlano?

E non sto parlando del dialetto, o l'inflessione cazzo figa milanese che è comprensibile a tutti, parlo piuttosto della marea di sigle e parole anglosassoni che infilano in qualsiasi comunicazione di lavoro. 
Vero che sono di provincia ma sfido chiunque a non rimanere interdetto quando sparano frasi incomprensibili se non per gente del settore, come se si parlasse di ordinare un semplice caffè.

Da giovane Padawan ho limitato le mie figure di merda, padroneggiando con destrezza la prima tecnica base -> Annuire sempre e comunque, anche quando non hai capito un cazzo.
Ma sulle prove più impegnative ho vacillato. 

Level 1.
Arrivavano mail con la sigla FYI.
Non chiedevo, leggevo il testo e facevo finta di nulla.
Poi qualcuno mi disse che FYI sta per For Your Information.

Level 2.
Luca - A noi questa operazione serve sopratutto per fare Brand Awardness.
Wata - Mi sembra evidente. (ma l'italiano è una lingua morta ormai?)

Level 3.
Elisa - Questa storia del logo non ha senso. Che poi la nostra azienda è un B to B, non dovremmo neanche apparire, capisci?
Wata - To Be or not to... ehm?! Dicevi? (Maledetto Amleto, questi sono affari non poesie, esci dalla mia mente).
Elisa - Siamo un Business to Business, non un Business to Client.
Wata - Certo, è come dici te. (espressione sicura e annuire con insistenza)

Level 4.
Valeria - Finito questo lavoro, manda Sivì a Milano. Manda Sivì. Dai retta.
Wata - ... (ma chi è Silvy?).
Valeria - Il curriculum a Milano lo leggono, se vali ti prendono.
Wata - Chiaro.

Level 5.
Elisa - Stiamo chiudendo il P&L, te lo manderò a fine settimana.
Wata - Si, ma... aspetta mi chiamano sull'altra linea. (cerca su google veloce veloce. Ma come si scrive?)
...
Wata - Dicevamo?
Elisa - Ti mando lo schema dei Profit and Loss.
Wata - (trovato. tiè.) Ok, speriamo sia positivo.
Elisa - Speriamo.

Level 6. Final Level
Elisa - Per questo tipo di evento stiamo pensando a una comunicazione BTL.
Wata - E.. cioè?
Elisa - Below the Line.
Wata - Ok, si però... Ma...
...
Elisa - Pronto?
Wata - Eli, davvero ma che è la comunicazione Below the Line?

GAME OVER WATANABE - INSERT COIN





mercoledì 14 novembre 2012

Air New Zealand: quando Lo Hobbit fa tendenza

L'arrivo de Lo Hobbit su grande schermo riporta la Nuova Zelanda sulla bocca di tutti come il paese delle meraviglie. Dall'altra parte del mondo lo sanno, e cavalcano l'onda.
Il risultato è uno spot della compagnia area nazionale da oltre 8 milioni di visualizzazioni. Operazione riuscita.

Adesso anche io voglio volare con Air New Zealand.


domenica 11 novembre 2012

cento sequenze (18) - Batman Begins

La scena finale del primo Batman di Nolan da il senso a tutta la saga e alla figura dell'eroe.
Un Batman votato completamente al sacrificio e al dovere, che con la sua battuta finale chiude il primo capitolo della trilogia.
Non un film bellissimo, ma questa scena resta una delle mie preferite nel filone cinecomics.


venerdì 9 novembre 2012

Skyfall

Anche io come Bond sono stato via per un po'. Scusatemi.
















Skyfall è il terzo bond con Daniel Craig, e forse l'ultimo con lui, diretto da Sam Mendes è probabilmente il migliore dopo tanto tempo, soprattutto rispetto all'infame Quantum of Solace.
Sarò breve, il film è uscito da una decina di giorni e se ne è parlato per lo più bene se non benissimo.
Qualcuno ha tirato fuori la vituperata parola capolavoro.

Skyfall è fico. Ma non così fico come scrivono tutti.
Sam Mendes ha le idee chiare, Casinò Royale era il begins, Quantum of Solace un esperimento malriuscito, Skyfall doveva essere il vero inizio dell'agente più famoso della celluloide.
James Bond 2.0 non ha ancora bisogno di gadget pirotecnici, di una macchina super attrezzata e di bere martini. Beve birra, ha qualche problema con la mira, invecchia e non riesce a concedersi tutti i lussi del caso. Nulla di incredibile, se non fosse per una miriade di scene d'azione ben riuscite e maledettamente emozionanti, a partire dalla scena sul grattacielo a Shangai e quella dell'assalto alla tenuta in Scozia. Un film d'azione con i fiocchi e tutti i botti che desiderate vedere su grande schermo.

Se proprio devo trovare un difettoa questo Skyfall, direi che il cattivo e la trama di fondo non sono così godibili come il resto del film. Javier Bardem biondo tinto, è un perfetto pazzo ma troppo sopra le righe e talvolta macchiettistico; la trama invece gira intorno ad una vendetta improbabile e dagli snodi al quanto stupidi. Qualche location di troppo nel suo girovagare per terra, portano la durata di Skyfall a 140 minuti che per un film d'azione senza grosse pretese sono fin troppi.

In tempi di magra con blockbuster poco incisivi, l'ultimo Bond si conferma prodotto di qualità da vedere. Certo i fasti di Bourne Ultimatum sono lontani, ma no voglio star qui a lamentarmi ulteriormente.
Bellissima la sigla di apertura.