Davide Reviati racconta la vita di un gruppo di ragazzini nel villaggio ANIC, complesso petrolchimico di Ravenna nato nel 1958. Anni dell'infanzia, dell'adolescenza e la giovinezza che accompagnano il lettore in un viaggio complesso e affascinante in un'Italia operaia tra il boom economico e i mondiali di calcio dell'82.
Nel mezzo tante partite di calcio, giochi stupidi e meravigliose cavolate all'ombra di un complesso industriale portatrice di una morta invisibile in cui convivono (in)consapevoli tutti gli abitanti del villaggio.
Reviati da ravennate racconta una storia lui vicina, forse vissuta in prima persona e sicuramente sofferta in alcuni passaggi. Un tratto affascinante e sfuggente, che può con pochi tratti delineare azioni e momenti bellissimi ma allo stesso tempo svanire nella memoria del lettore con quella miriade di personaggi che entrano ed escono e forse un po' si somigliano.
Morti di Sonno è una graphic novel d'autore di grande impatto emotivo, vorremmo sapere di più e capire meglio alcuni passaggi che Reviati nasconde nei meandri della narrazione. Vorremmo un quadro preciso delle conseguenze sugli abitanti causate dall'ANIC. Vorremmo un resoconto storico, ma è una graphic novel non una puntata di Report e nonostante quell'amaro in bocca che rimane; commuove e prende il lettore proprio per quella sincerità con cui l'autore ci racconta una storia radicata in anni che non torneranno mai più.
Anni dove i protagonisti vivevano con la morte ma assaporavano fortemente la vita.
In alcuni momenti ho sentito forti analogie con Gipi di Esterno Notte ma questo non pregiudica la grande qualità dell'opera di Reviati. Se ne avete occasione acquistatelo.
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