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La Periferia con le sue storie, le idee, i pensieri e le immagini di un luogo dove non succede mai niente.

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venerdì 9 novembre 2012

Skyfall

Anche io come Bond sono stato via per un po'. Scusatemi.
















Skyfall è il terzo bond con Daniel Craig, e forse l'ultimo con lui, diretto da Sam Mendes è probabilmente il migliore dopo tanto tempo, soprattutto rispetto all'infame Quantum of Solace.
Sarò breve, il film è uscito da una decina di giorni e se ne è parlato per lo più bene se non benissimo.
Qualcuno ha tirato fuori la vituperata parola capolavoro.

Skyfall è fico. Ma non così fico come scrivono tutti.
Sam Mendes ha le idee chiare, Casinò Royale era il begins, Quantum of Solace un esperimento malriuscito, Skyfall doveva essere il vero inizio dell'agente più famoso della celluloide.
James Bond 2.0 non ha ancora bisogno di gadget pirotecnici, di una macchina super attrezzata e di bere martini. Beve birra, ha qualche problema con la mira, invecchia e non riesce a concedersi tutti i lussi del caso. Nulla di incredibile, se non fosse per una miriade di scene d'azione ben riuscite e maledettamente emozionanti, a partire dalla scena sul grattacielo a Shangai e quella dell'assalto alla tenuta in Scozia. Un film d'azione con i fiocchi e tutti i botti che desiderate vedere su grande schermo.

Se proprio devo trovare un difettoa questo Skyfall, direi che il cattivo e la trama di fondo non sono così godibili come il resto del film. Javier Bardem biondo tinto, è un perfetto pazzo ma troppo sopra le righe e talvolta macchiettistico; la trama invece gira intorno ad una vendetta improbabile e dagli snodi al quanto stupidi. Qualche location di troppo nel suo girovagare per terra, portano la durata di Skyfall a 140 minuti che per un film d'azione senza grosse pretese sono fin troppi.

In tempi di magra con blockbuster poco incisivi, l'ultimo Bond si conferma prodotto di qualità da vedere. Certo i fasti di Bourne Ultimatum sono lontani, ma no voglio star qui a lamentarmi ulteriormente.
Bellissima la sigla di apertura.


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