Jean Gabriel Periot è uno di quei nomi che non mancano mai nei piccoli festival o nelle sezioni più nascoste della grandi manifestazioni. Cineasta sperimentale estremamente versatile ha vinto numerosi premi internazionali con i suoi lavori. Autore di cortometraggi, mediometraggi e video-installazioni è una delle personalità emergenti più interessanti d'oltralpe.
Personalmente ho visto solo una rassegna di suoi corti girati fra il 2003 e il 2008, film d'incredibile qualità ognuno, molti di essi accomunati stilisticamente per essere realizzati con materiali audiovisivi di recupero o d'archivio.
Il suo lavoro sul Found-footage è visivamente pazzesco, incredibilmente moderno senza mai dimenticare la lezione dei maestri dell'underground degli anni '60, come Grifi-Baruchello, riesce a trasportare lo spettatore in una sorta di viaggio spazio-temporale e trasmettere emozioni purissime. Immagini che scorrono veloci e dipingono un grande affresco storico-umano del nostro passato e presente.
Impossibili da descrivere senza eccedere in un lungo saggio sull'opera di questo artista francese. Vi posto due dei suoi corti più famosi.
DIES IRAE
DIES IRAE
EVEN IF SHE HAD BEEN A CRIMINAL... (EUT-ELLE ETE CRIMINELLE...)
Per maggiori info e vedere altri corti potete visitare il suo sito (QUI).
Qui le schede dei suoi film passati al festival di Pesaro.
Qui un approfondimento critico on-line.
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