Qualche giorno fa è morto un amico di amici. Un ragazzo giovane, lo conoscevo di vista, ogni tanto veniva in videoteca a noleggiare. Non eravamo nemmeno amici su Facebook, e come sapete sul social network si "fa amicizia" anche con il giornalaio. Insomma una morte che mi ha toccato solo di riflesso.
Sarò sincero al di là dei fatti tragici, di quello che si dice sui giornali e del dolore di familiari e conoscenti, mi ha colpito la coerenza con cui molte persone che frequento hanno commentato l'accaduto.
Il necrologio vocale che mi è arrivato è stato bene o male questo:
Poveraccio, era una testa di cazzo ma una morte così non si augura a nessuno.
Mi dispiace tanto, certo se devo essere sincero la mia esperienza personale con lui è stata pessima.
Era uno stronzo, ma non si meritava di finire così.
Purtroppo questa è la realtà. Io non lo conoscevo e non so dirvi com'era realmente, e non vi sto dicendo che è morto un coglione. Vi sto dicendo che quando condividiamo video, frasi e immagini di una persona famosa, ricordandolo con affetto come se fosse da sempre nostro amico siamo terribilmente ipocriti. Perché poi quando muore qualcuno con cui avete scambiato due parole almeno una volta nella vita, le reazioni normali sono per lo più menefreghiste.
Perché probabilmente anche di Steve Jobs qualcuno ha detto:
Mi dispiace, ma per quanto mi riguarda era uno stronzo.
Ah un'ultima cosa. Ora va di moda che quando qualcuno muore, si va sulla sua pagina Facebook e si lascia una frase come se potesse leggerla. Se toccherà mai a me, ricordatemi leggendovi un libro o un fumetto, andando a una mostra, guardando un bel film al cinema... Insomma con onore, non su Facebook.
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