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La Periferia con le sue storie, le idee, i pensieri e le immagini di un luogo dove non succede mai niente.

...inoltre: cinema, fotografia, cultura e altre cose che mi passano per la mente.

domenica 30 dicembre 2012

Il Top del Cinema 2012















E' difficile dare un senso a questa classifica. Ho visto almeno una 40ina di film in meno rispetto agli altri anni, e ho saltato gran parte dei migliori. Vuoi perché dalle mie parti non arriva niente, vuoi perché sono pigro, vuoi perché li recupererò ad anno nuovo in dvd.
Senza tanto girarci intorno la lista dei film illustri che non ho visto è questa:
Moonrise Kingdom
Argo
Vita di Pi
Amour
Cosmopolis
Pietà
Killer Joe
C'era una volta in Anatolia
Hunger
Quasi Amici
Cesare deve morire


In pratica gran parte dei migliori film della stagione, quindi prendiamola per come viene. Se invece volete una classifica attendibile andate QUI.


TOP

Miglior Film 2012

REALITY di MATTEO GARRONE

















L'ultimo film di Matteo Garrone per quanto inferiore a Gomorra è stato l'unica vera lancia al cuore in questo 2012. Molti di voi avranno da ridire, ma ho qualche dubbio che i vari Wes Anderson, Cronenberg e Affleck riusciranno a farmi cambiare idea. Non ho visto Cesare Deve Morire, ma sono pure mezzo sicuro che abbiamo candidato all'oscar l'ennesimo film sbagliato.


  1. Reality di Matteo Garrone
  2. Attack the Block di Joe Cornish
  3. The Avengers di Joss Whedon
  4. Pirati! Briganti da Strapazzo di Lord/Newitt
  5. Skyfall di Sam Mendes
  6. Diaz di Daniele Vicari
  7. Hunger Games di Gary Ross
  8. Lo Hobbit di Peter Jackson
  9. Hit the road, Nonna di Duccio Chiarini
  10. John Carter di Andrew Stanton
Note. 
Il documentario indipendente di Duccio Chiarini insieme a grandi produzioni stona e parecchio, però a conti fatti è uno dei film che più di tutti mi hanno entusiasmato. Secondo posto meritatissimo per i teppisti di Attack the Block. Sulle altre posizioni potrei cambiare idea mille volte, se rifaccio la classifica domani la cambio sicuramente. Alcuni film non si meritano neanche di stare in top ten, ma non ho veramente visto di meglio. 


Premio Divano e Patatine

I MERCENARI 2 di Simon West















Un film pieno di difetti, scritto male, girato peggio. Se si cambiano gli attori è un film ignobile, la serie B della serie B dei film action. Eppure...
Io mi sono divertito un casino, rivedere tutte queste glorie sulla mia tv contemporaneamente mi ha fatto passare due ore meravigliose. Battute epiche, interpretazioni da urlo, simpatia senza confini e scene leggenda.
Da qui direttamente al prossimo premio.


Epic Lol 2012 - Best Kick of The Year

















Mentre gli altri film d'azione cercano di raschiare il barile con scene sempre più costose e fantasiose, eccolo qui il vero cinema action di una volta. JCVD non solo s'inventa il miglior cattivo del 2012, ma s'inventa questo calcio omicida di tutto rispetto.
Caro coglione di Liam Hemsworth se mister Van Damme ti chiede se hai paura di lui, te devi rispondere SI piangendo. La prossima volta impara l'educazione magari ti salvi scemo.


Top Categoria.

Miglior Attore: GARY OLDMAN - La Talpa e in Dark Kinght Rises ha dimostrato di essere uno dei migliori in circolazione.
Miglior Attrice: ANNE HATHAWAY - Ci ho pensato e ripensato. Alla fine la sua Catwoman mi è rimasta nel cuore, e francamente non mi viene in mente un'attrice che si è distinta in questo 2012.
Regia: MATTEO GARRONE/DAVID FINCHER - Di Garrone ho già detto. Fincher invece con il suo "Uomini che Odiano le Donne" ha tirato fuori una regia sopraffina. Il film non mi ha entusiasmato in quanto remake, ma il suo stile si vede e colpisce.


FLOP

Peggior film del 2012

TUTTO TUTTO NIENTE NIENTE di GIULIO MANFREDONIA.
Ho già detto tutto nella recensione. Inguardabile.

  1. TUTTO TUTTO NIENTE NIENTE di Giulio Manfredonia
  2. THE AMAZING SPIDER-MAN di Mar Webb
  3. GHOST RIDER - SPIRITO DI VENDETTA di Neveldine/Taylor
Amazing Spider-Man è veramente un film? Qualcuno che ne ha parlato bene a distanza di mesi direbbe le stesse cose? Vi siete veramente divertiti?  Io l'ho odiato.
Ghost Rider 2 è una mortorio di storia ed effetti speciali, lasciate perdere. Più noia che altro.


IL "FINALMENTE VISTO" 2012

LA CONVERSAZIONE di Francis Ford Coppola.














Un fottuto capolavoro. Un film precursore, di grande intelligenza stilistica e narrativa. Un grande F.F. Coppola e un grande Gene Hackman. Guardatelo.


FINITO. 
Si chiude anche questo 2012, andate in pace. Ci si risente fra una settimana. Vi lascio con il soundtrack più bello di quest'anno. Buon Anno.




sabato 29 dicembre 2012

Top 2012: Non solo cinema


















Siamo a fine anno e i due post con tutto il meglio di questo 2012 arrivano puntuali come su ogni buon blog.
Quello sui film, registi e attori lo posto fra alcuni giorni, intanto vi lancio i miei top annuali e casuali di tutto il resto. Pronti? Via.

Applausi. Più forte dai.. Siete pochi, vi dovete spellare le mani per fare un po' di casino.
(musica di sottofondo)

















Serial:
GAME OF THRONES stagione 2

















Inutile ribadire che ne ho viste giuste 5 o 6. Mi dicono che la terza di Walking Dead è una ficata, ma avendo perso le prime due ho evitato. Per il resto è stato il deserto più totale, l'unica che mi tiene incollato allo schermo è Games of Thrones che si conferma anche quest'anno la miglior serie vista dal sottoscritto.
In tema vi segnalo quest'articolo (di quasi un anno fa) di Andrea Fornasiero che mi trova totalmente d'accordo -> TV: Il Tramonto della Golden Age


Fumetti - Graphic Novel:
UN POLPO ALLA GOLA di ZEROCALCARE












Scontato e prevedibile. Ma ampiamente meritato. C'è poco da dire il 2012 è l'anno di Zerocalcare.
Per altre info sul top 2012 a fumetti vi rimando QUI al blog di Recchioni con un post ad hoc.


Blog - Vario
THE KHOLL
















Questo blog-portale straniero è una vera droga. Foto, design, illustrazione e arte. Non mi sono soffermato molto a capire chi lo fa, perché e come. Lo sfoglio, e m'immergo nelle immagini che più mi colpiscono. Alcuni progetti fotografici sono fantastici. Insomma fateci un giro.


Blog - Cinema
I 400 CALCI









Ok può sembrare scontato ma è frutto di una riflessione accurata. Se dovessi dare un premio al miglior blog di critica lo darei anche quest'anno a Kekkoz, però va ammesso che in questo 2012 ha avuto qualche flessione con recensioni non puntualissime e talvolta postate tutte insieme..
C'erano altri blog interessanti che sono emersi e qualche buona penna. Però bisogna dare atto ai 400calcisti di essere stati nettamente i migliori. Hanno saputo rinnovarsi, lanciare nuove idee e cavalcare l'onda del successo con discreta bravura. Grafica completamente rinnovata. La 400tv che è un'idea grandiosa, con tanto di contemporanea in qualche cinema della penisola. E infine l'iniziativa benefica della t-shirt veramente da lodare.
Insomma quest'anno vincono loro a mani basse.


Video - Promotional
GOPRO HERO 3

















Video con immagini di rara bellezza. Ti viene una voglia matta di comprare una GoPro e buttarti nelle peggiori imprese sportive. A me ha gasato un casino e me lo riguardo sempre volentieri.
Nell'era dei viral, e i video commoventi, qualcuno ha rispolverato la qualità a grosso budget. Complimenti.


Video - Emotional
ADDRESS IS APPROXIMATE

















Che dire? Geniale con picchi di grande emozione. E' il video (cortometraggio) che più mi ha colpito in questo 2012, e a quanto pare non sono stato l'unico vista la grande risonanza che ha avuto.


Libro letto.
AUTOSTOP CON BUDDHA di WILL FERGUSON



















Se vi piace il Giappone e morite dalla voglia di visitarlo, questo libro fa per voi. Il diario di viaggio di Will Ferguson appassiona inaspettatamente, il suo folle progetto di percorrere da Capo Sata (punto più a sud) a Capo Soya (punto più a nord) in autostop è una divertente esperienza attraverso il Giappone. Certo l'aura mitica del Sol Levante costruita nella vostra testa perderà forza, e allo stesso tempo Will Ferguson non mancherà di rendersi antipatico, però la lettura sarà estremamente piacevole. Una vera rivelazione.


Alla prossima.

martedì 25 dicembre 2012

Il post di Natale

Siamo tutti pieni di cibo. Me compreso. E ci attende il classico ritrovo natalizio con gli amici.
Il cinema, l'aperitivo, giochi in scatola.. Vedete voi.
Sarò breve.

Cinema - Lo Hobbit

















L'ho visto, mi è piaciuto. 3 ore veramente divertenti e piacevoli, passa che è una meraviglia. Manca l'epica de Il Signore degli Anelli, mancano i grandi eroi buoni ed immortali, manca quel respiro da grande storia. Si sapeva, Lo Hobbit era un libro più semplice e giovanile ma non per questo Peter Jackson si è risparmiato.
Andatelo a vedere.
Io il libro non l'ho letto e me ne frego. Il film merita.

PS: è uscito pure Ralph Spaccatutto deve essere una ficata.


Home Video - Il Buono Il Matto e Il Cattivo
















Un film raccomandatissimo a tutti gli amanti dei film orientali e anche per chi adora lo spaghetti western.
Una divertente rivisitazione del classico di Sergio Leone, ambientato nella Manciuria del 1900 nel pieno di una guerra civile e l'invasione giapponese. 2 ore che volano!


Svago - Red Alert 3















Me lo sono regalato per natale. 10 miseri euro. Era una vita che non mi prendevo un videogioco per pc, ed era altrettanto che non mi svagavo con questo tipo di intrattenimento. Quindi fanculo, mi sono buttato sulla saga immortale degli strategici in tempo reale. 
"NON SI BATTE IL CLASSICO"


Regalo - The Americans di Robert Frank




















Per ora il libro fotografico di Robert Frank sugli americani batte tutti i regali ricevuti.
Raccomandatissimo.

mercoledì 19 dicembre 2012

Tutto Tutto Niente Niente










Ebbene si ragazzi, questo week-end sono andato a vedere Tutto Tutto Niente Niente al posto de Lo Hobbit.
Non contento mi sono pure ritrovato accompagnato da una coppietta di amici (lui aveva detto che veniva solo)! Insomma le premesse non erano delle migliori, e il risultato è stato pure peggiore delle aspettative.

Lo dico subito Tutto Tutto Niente Niente di Giulio Manfredonia è una merda totale.
Un film nel dolore, pesante, pretenzioso e sopratutto noioso. Non rideva nessuno in sala. 

Lasciate stare chi lo definisce una lucida analisi della realtà, o chi ci vede dei parallelismi sul ritorno di Berlusconi. Il nuovo film comico di Antonio Albanese non fa RIDERE. MAI!
Qualunquemente era un film malriuscito, dove la macchietta di Cetto La Qualunque non reggeva il peso di 90 minuti, però aveva dalla sua trovate sublimi, battute comiche ad effetto, ed una trama semplice che volava basso senza mai eccedere.
In questo film Albanese invece triplica la sua portata con tre personaggi. Il solito Cetto, l'usato sicuro Frengo  e il nuovo "leghista" Rodolfo Favaretto. Tralasciando una trama ambientata in parlamento, con i tre pazzi in questione richiamati dal carcere solo per votare come gli viene detto e quando gli viene detto; il film è una satira politica, eagerata in ogni inquadratura a partire dalla recitazione ai costumi. Ben venga il viola o la giacca Maya di Cetto, ma i parlamentari conciati alla Hunger Games, la famiglia di Frengo in un delirio di croci e colori pastello, la camera dei deputati ridotta ad una tribuna di calcio come nei peggiori film dei Vanzina, e perfino le comparse sono sopra le righe, sono francamente insostenibili.
Un eccesso di surrealismo, che voleva essere un tratto autoriale ma finisce per ripiegare su stesso, e se nei costumi sembra voler ricalcare le scelte de L'Armata Brancaleone, in tutto il resto non è meglio dei cinepanettoni con scene talvolta speculari come quella sopracitata.

Allego qualche immagine per capire.














Guardandolo vi renderete conto che ci sono alcuni spunti interessanti, e che il vero personaggio incastrato nelle logiche di una trama tri-partita è proprio Cetto La Qualunque. L'unico in grado di far ridere e purtroppo completamente dimesso, mancano i suoi slogan e le sue invettive che davano colore, per non parlare dei suoi metodi cattivissimi e fuorilegge. Un Cetto al parlamento era perfetto, un secondo capitolo naturale che prometteva almeno qualche risata di gusto, invece vi dovrete accontentare di un sorriso se va bene e di una lunga noia mortale fino ai titoli di coda.

Per il sottoscritto è il peggior film dell'anno.


domenica 16 dicembre 2012

Periferia XXVIII - Profumo di donna

















Qualche giorno fa ero al Mediaworld. Guardavo il reparto dvd in cerca di qualche offerta allettante sui titoli più vecchi. Accanto a me due donne sulla cinquantina cercavano un film da vedere in famiglia.
Si parlavano ad alta voce da uno scaffale all'altro, impossibile non sentire.

A- Ma prendiamo qualcosa da ridere.
B- Tipo?
A- Dai questo dice sia carino. Com'è Bello far l'Amore.
B- Mmm.
A- Dai fa ridere.
B- Com'è bello far l'amore? Ma se io è dal duemila che non scopo!


Storie da grandi magazzini.

venerdì 14 dicembre 2012

Pacific Rim il trailer (robottoni duri e puri)

E' uscito il trailer di Pacific Rim e sta già spopolando in rete!
Il motivo è semplice, guardate.
















E ora rileggetevi questo mio post di Maggio -> Cinemanga

Cazzo se mi piace aver ragione.

domenica 9 dicembre 2012

Action movie che ti gasano con gli AC/DC














Vi piace l'action movie fracassone?
A me un po' si.
Vi piacciono le scene super tamarre con la musica a palla?
Io ne vado pazzo.
Vi piacciono gli AC/DC?
Io insomma, ma al cinema spaccano di brutto.

E allora, visto che nel cinema hollywoodiano degli ultimi anni, se non piazzi una scena con il pezzo rock-vintage a volume altissimo, non  puoi fregiarti del titolo Action Fracassone che vuole gasare un casino. Ecco in rassegna alcune scene con gli AC/DC a palla!

I precursori:

La scena non è il massimo, il film ancora meno, ma oltre a questa piazza pure un inseguimento sulle note di  Shoot to the Thrill.
















Più action casinista che mai, non ha il mordente che piace a me con troppe scene d'azione che si accumulano sulle altre. Però ci lancia una scena volante con ancora If Want Blood You've got It.

















La grande onda:

Il supereroe fracassone si lega a doppio filo con gli AC/DC, a dispetto dei Black Sabbath, esordisce con Back in Black. (scusate la qualità ma non si trovava altro)

















Gli AC/DC firmano l'intera colonna sonora e fanno da traino al lancio del film.
La scena migliore, una delle poche riuscite, che gasa al massimo è l'entrata allo Stark Expo sulle consuete note di Shoot the Thrill.

















Tanto per ribadire su come entra in scena Tony Stark.

















E arriviamo all'apoteosi con la sequenza Tamarro-Patriottica da applausi in Battleship. I vecchietti, i discorsi importanti, le scenette inutili. la Missouri che solca l'oceano e Thunderstruck a tutto volume... Mi ha preso una fotta che volevo quasi arruolarmi in marina. 















PS: tutti i soundtrack degli AC/DC li trovate QUI.

sabato 8 dicembre 2012

cento sequenze (20) - L'Ultimo dei Mohicani

Qui forse sarò scontato, ma questa è una delle scene cardine del cinema anni novanta.
Nove minuti che ti rimangono dentro per sempre. Epico, tragico e sconvolgente. Un soundtrack da urlo ad accompagnare il tutto. Da vedere e rivedere più volte. 
Per questo e altri film i complimenti a Michael Mann non bastano mai.


mercoledì 5 dicembre 2012

Un Polpo alla Gola di Zerocalcare















Di Zerocalcare e della sua ultima Graphic Novel "Un Polpo alla Gola" si è parlato tanto, e visto che alcuni di voi sono in attesa di acquistare la seconda ristampa ve ne parlo pure io.

Zerocalcare ha riportato il fumetto e la graphic novel tra i comuni mortali. Best-seller su Amazon con questo e il precedente "La profezia dell'Armadillo, numeri da capogiro per il blog e citazioni sparse ovunque. E' riuscito a coinvolgere i non appassionati, persone che al massimo hanno letto qualche Naruto o Topolino, e ora comprano Un Polpo alla Gola neanche fosse l'ultimo Harry Potter. L'ultimo a riuscirci era stato Dylan Dog.
Onore quindi a Zerocalcare.

Ma com'è quest'ultima opera?

E' dannatamente bella e coinvolgente.
Un polpo alla Gola mi ha strappato più di una risata, più di un ricordo d'infanzia e qualche momento topico personale. L'uscita di scena dell'Armadillo e qualche fantasma post-moderno in meno rende più snello l'arco narrativo delimitato da una storia unica, senza scenette autoreferenziali slegate fra loro. Calcare privo della sua coscienza (l'armadillo) da spazio l'ineffabile Secco. Il re della scommessa, il cinismo fatta persona, ma di grande simpatia e carisma, la spalla perfetta per l'insicuro protagonista. E come nei migliori film, questa coppia vincente è alla base del successo di questa storia.

In pochi riescono a farci ricordare momenti cosi vividi e lontani, ma per certi versi simili in ognuno di noi, di quello che è stata la nostra infanzia e adolescenza nei fucking anni '90. Sarà che io e Calcare abbiamo la stessa età, sarà che passavano gli stessi cartoni animati, sarà che frequentavo un doposcuola simile e pure a me sequestravano un sacco di roba, sarà che forse è bravo. Maledettamente bravo.
Compratelo senza remore. Unitevi alla massa, perché stavolta è la massa ad aver capito giusto.












sabato 1 dicembre 2012

cento sequenze (19) - Provaci Ancora Sam

Il mio Allen preferito è un film diretto da Herbert Ross.
Me ne frego, per me è Woody Allen al 100%. Il buon Herbert su quel set contava come l'attrezzista per quanto mi riguarda. E' il suo film più spassoso e al contempo ragionato. Una dichiarazione d'amore al cinema e i suoi stilemi classici, dalla definizione del Macho alla risoluzione dei rapporti.
Grande, grande, grande. Scene su scene memorabili. 
Per me questa le batte tutte.


martedì 27 novembre 2012

Periferia XXVII - Succede che ti lasci
















Tutte le volte che mi lascio rimpiango di non avere mai lo status "Impegnato con ..." su Facebook.
Non sono il tipo da sventolare una relazione di cui già tutti sono informati, però quando la suddetta relazione finisce quel cambio di status faciliterebbe mille spiegazioni o domande imbarazzanti.
Partiamo da due presupposti. 
1 - I miei amici non sono esattamente delle volpi.
2 - Le mie ragazze di solito non sono amiche del gruppo, o ex fidanzate di altri.

Succede quindi che ti lasci, lei che si era trasferita da qualche mese ormai tornava solo di rado e adesso ancora meno. In città non si vede ora come prima. E a distanza di mesi sono ancora qui a dover spiegare allo stordito di turno che è finita.
Comunque com'è che si dice: le donne passano gli amici restano.
Vero, certo è che i miei amici sono dotati di sarcasmo e di una certa dose di inconsapevolezza fuori dal normale. Succede quindi che ti lasci e vieni consolato a modo loro.

Michele - Ohi ma come sta Giulia? E' tanto che non la vedo.
Wata - Ci siamo lasciati un mese fa.
Michele - Cazzo mi dispiace, era la numero uno lei. Simpatica, carina, alla mano. Mi piaceva proprio.
Wata - A me lo dici?
Michele - Cavolo, non è facile trovare una così di questi tempi. Lei era proprio...
Wata - Guarda c'è un ponte. Che dici mi butto io o ti ci butto te?

Francesco - Dai. Ma che cazzo te ne frega, ieri ti ho già visto con un'altra, sbattiti quella vedrai che ti passa. 
Wata - Dove? Con chi mi hai visto?
Francesco - Eri in città con una moretta, sembrava carina.
Wata - Era mia sorella.

Luca - Ma da quanto ti sei lasciato?
Wata - Ormai è quasi un mese e mezzo.
Federico - Ci mancherà la Giulia. Era così simpatica.
Wata - Ora vi ci mettete anche voi.
Luca - Dai su, diciamola tutta; hai fatto una cazzata.
Federico - Eh si, te la dovevi sposare.
Luca - Te la dovevi tenere.
Wata - Raga ma in pratica m'ha lasciato lei.
Luca - Si vabbè dettagli, sei te che l'hai fatta trasferire. Dove insistere per farla rimanere con te.
Federico - Eh si si. Era proprio la numero uno Giulia.
Wata - Ma che l'ha deciso lei ve l'avevo già detto?
Federico - Insomma te la dovevi tenere.
Luca - Dove la ritrovi una così, mica è facile.
Federico - Ci è rimasta nel cuore la Giulia.
Wata - Lo vedo.
Federico - Eh si, dai fra 10 anni diremo: te lo ricordi Watanabe quello che stava con Giulia?
Luca - Ahahahahahah.
Wata - Grazie ragazzi siete sempre d'aiuto.

lunedì 26 novembre 2012

Calcio anni '90: Vezio Benetti e il suo Livorno

Amici di Livorno mi segnalano questi video.
Vezio Benetti storico commentatore del Livorno calcio. In quanto a telecronaca e inventiva rimane un mito della risata popolare. Il suo appello per salvare il Livorno dalla banca rotta è pura televisione di propaganda, per questo geniale e assurda.

Vezio sei il mio nuovo idolo.

















lunedì 19 novembre 2012

La tua vita è online















E' troppo sperare in una pubblicità "progresso" di questo livello anche in Italia?

venerdì 16 novembre 2012

Periferia XXVI - Ma come cazzo parlano a Milano?
















Negli ultimi mesi ho lavorato su un evento molto importante per conto di un'agenzia di Milano.
Questo il motivo per cui sono praticamente sparito dal blog per tutto ottobre, e torno ora a scrivere questo post. 
Il lavoro con questi milanesi tutti comunicazione e affari non è stato dei più facili, alcune volte ci siamo scontrati su questioni organizzative, in altre ho semplicemente lasciato perdere. Dalla provincia contro la capitale del business italico, è stata una dura lotta ma alla fine proficua e il risultato finale è stato dei migliori.

Era la prima volta che lavoravo così a stretto contatto con un'agenzia di marketing e comunicazione, era sopratutto la prima volta che parlavo così tanto al telefono con gente di Milano. Per questo vi confermo la mia impressione: 

Ma come cazzo parlano?

E non sto parlando del dialetto, o l'inflessione cazzo figa milanese che è comprensibile a tutti, parlo piuttosto della marea di sigle e parole anglosassoni che infilano in qualsiasi comunicazione di lavoro. 
Vero che sono di provincia ma sfido chiunque a non rimanere interdetto quando sparano frasi incomprensibili se non per gente del settore, come se si parlasse di ordinare un semplice caffè.

Da giovane Padawan ho limitato le mie figure di merda, padroneggiando con destrezza la prima tecnica base -> Annuire sempre e comunque, anche quando non hai capito un cazzo.
Ma sulle prove più impegnative ho vacillato. 

Level 1.
Arrivavano mail con la sigla FYI.
Non chiedevo, leggevo il testo e facevo finta di nulla.
Poi qualcuno mi disse che FYI sta per For Your Information.

Level 2.
Luca - A noi questa operazione serve sopratutto per fare Brand Awardness.
Wata - Mi sembra evidente. (ma l'italiano è una lingua morta ormai?)

Level 3.
Elisa - Questa storia del logo non ha senso. Che poi la nostra azienda è un B to B, non dovremmo neanche apparire, capisci?
Wata - To Be or not to... ehm?! Dicevi? (Maledetto Amleto, questi sono affari non poesie, esci dalla mia mente).
Elisa - Siamo un Business to Business, non un Business to Client.
Wata - Certo, è come dici te. (espressione sicura e annuire con insistenza)

Level 4.
Valeria - Finito questo lavoro, manda Sivì a Milano. Manda Sivì. Dai retta.
Wata - ... (ma chi è Silvy?).
Valeria - Il curriculum a Milano lo leggono, se vali ti prendono.
Wata - Chiaro.

Level 5.
Elisa - Stiamo chiudendo il P&L, te lo manderò a fine settimana.
Wata - Si, ma... aspetta mi chiamano sull'altra linea. (cerca su google veloce veloce. Ma come si scrive?)
...
Wata - Dicevamo?
Elisa - Ti mando lo schema dei Profit and Loss.
Wata - (trovato. tiè.) Ok, speriamo sia positivo.
Elisa - Speriamo.

Level 6. Final Level
Elisa - Per questo tipo di evento stiamo pensando a una comunicazione BTL.
Wata - E.. cioè?
Elisa - Below the Line.
Wata - Ok, si però... Ma...
...
Elisa - Pronto?
Wata - Eli, davvero ma che è la comunicazione Below the Line?

GAME OVER WATANABE - INSERT COIN





mercoledì 14 novembre 2012

Air New Zealand: quando Lo Hobbit fa tendenza

L'arrivo de Lo Hobbit su grande schermo riporta la Nuova Zelanda sulla bocca di tutti come il paese delle meraviglie. Dall'altra parte del mondo lo sanno, e cavalcano l'onda.
Il risultato è uno spot della compagnia area nazionale da oltre 8 milioni di visualizzazioni. Operazione riuscita.

Adesso anche io voglio volare con Air New Zealand.


domenica 11 novembre 2012

cento sequenze (18) - Batman Begins

La scena finale del primo Batman di Nolan da il senso a tutta la saga e alla figura dell'eroe.
Un Batman votato completamente al sacrificio e al dovere, che con la sua battuta finale chiude il primo capitolo della trilogia.
Non un film bellissimo, ma questa scena resta una delle mie preferite nel filone cinecomics.


venerdì 9 novembre 2012

Skyfall

Anche io come Bond sono stato via per un po'. Scusatemi.
















Skyfall è il terzo bond con Daniel Craig, e forse l'ultimo con lui, diretto da Sam Mendes è probabilmente il migliore dopo tanto tempo, soprattutto rispetto all'infame Quantum of Solace.
Sarò breve, il film è uscito da una decina di giorni e se ne è parlato per lo più bene se non benissimo.
Qualcuno ha tirato fuori la vituperata parola capolavoro.

Skyfall è fico. Ma non così fico come scrivono tutti.
Sam Mendes ha le idee chiare, Casinò Royale era il begins, Quantum of Solace un esperimento malriuscito, Skyfall doveva essere il vero inizio dell'agente più famoso della celluloide.
James Bond 2.0 non ha ancora bisogno di gadget pirotecnici, di una macchina super attrezzata e di bere martini. Beve birra, ha qualche problema con la mira, invecchia e non riesce a concedersi tutti i lussi del caso. Nulla di incredibile, se non fosse per una miriade di scene d'azione ben riuscite e maledettamente emozionanti, a partire dalla scena sul grattacielo a Shangai e quella dell'assalto alla tenuta in Scozia. Un film d'azione con i fiocchi e tutti i botti che desiderate vedere su grande schermo.

Se proprio devo trovare un difettoa questo Skyfall, direi che il cattivo e la trama di fondo non sono così godibili come il resto del film. Javier Bardem biondo tinto, è un perfetto pazzo ma troppo sopra le righe e talvolta macchiettistico; la trama invece gira intorno ad una vendetta improbabile e dagli snodi al quanto stupidi. Qualche location di troppo nel suo girovagare per terra, portano la durata di Skyfall a 140 minuti che per un film d'azione senza grosse pretese sono fin troppi.

In tempi di magra con blockbuster poco incisivi, l'ultimo Bond si conferma prodotto di qualità da vedere. Certo i fasti di Bourne Ultimatum sono lontani, ma no voglio star qui a lamentarmi ulteriormente.
Bellissima la sigla di apertura.


venerdì 19 ottobre 2012

E' un casino per davvero

E' un casino. Non riesco ad aggiornare il blog.
Mi hanno messo a lavorar "per davvero". Peggio di prima.











domenica 14 ottobre 2012

Il Silenzio di Pelesjan

In una notte di due settimane fa ho visto Il Silenzio di Pelesjan di Pietro Marcello.
Inutile dire che era Fuori Orario, e dopo il doc seguivano tutti i film di Artavadz Pelesjan
Enrico Ghezzi alfiere del cinema sperimentale e d'autore mi ha regalato una visione indimenticabile, presente sia come attore che come produttore, in questo film insieme a Pietro Marcello rende onore ad un regista immenso.















Pietro Marcello dopo il pluripremiato La Bocca del Lupo, cerca di stilare un ritratto d'autore difficile se non impossibile. Artavadz Pelesjan si sottrae completamente al film. Mai una parola, nessuna dichiarazione, non un'intervista o un testo scritto. Marcello si limita a filmarlo nei pochi momenti possibili: mentre guarda la tv, va in un cinema durante una sua proiezione o si reca in visita al cimitero.
Se il ritratto di Pelesjan persona ne esce depotenziato, è il Pelesjan regista a risplendere e affascinare. Il suo sguardo profondo, la sua totale assenza e la forza visiva dei suoi film inseriti nel documentario, ci mostrano una incredibile poesia visiva comune solo ai grandi artisti.
Il resto sono meravigliose riprese di Yerevan, parole di Pietro Marcello talvolta belle talvolta ridondanti e guizzi di regia su quadri e statue evocative.

Vorrei essere più esperto sull'opera di Pelesjan. Vorrei dirvi di più su questo film. Vorrei potervi dire dove vederlo o comprarlo.
Purtroppo l'unica cosa che posso fare è postarvi questi due video. Recuperatelo.

LIFE  di Artavadz Pelesjan



















Breve estratto dalla conferenza stampa a Venezia post-proiezione Il Silenzio di Pelesjan.


martedì 9 ottobre 2012

Reality

L'ultimo film di Matteo Garrone, vincitore del Gran Prix, è una girandola di emozioni diversissime tra loro. Pur non volando altissimo come Gomorra, Reality rimane il miglior cinema italiano di oggi.
















La prima parte porta lo spettatore su un ottovolante d'immagini e sensazioni. Vola altissimo in una Napoli dalle mille voci, tanto reale quanto grottesca, tanto povera quanto vitale, a cui è impossibile non voler bene. La famiglia di Luciano Ciotola (un grandissimo Aniello Arena) è salda nell'amore e nei valori familiari, si arrangia come può fra una pescheria e qualche truffa di poco conto. Felici, ignoranti, simpatici e buzzurri. Un turbinio di momenti indimenticabili e scene degne del grande cinema del dopoguerra.
Permettetemi questo vezzo, e l'involontario gioco di parole. Reality è a tutti gli effetti un film neoRealista moderno.
Ci sono tutte le premesse che hanno fatto grande il cinema italiano, ma se all'epoca il tema era "ricominciare" oggi non è più così, l'importante è "svoltare". Cambiare la propria vita, credere in un sogno fatto luci, applausi e quei 15 minuti di popolarità che non si negano a nessuno ormai. E' la deriva della società dello spettacolo, è l'incarnazione di quel mito ormai sbiadito del Grande Fratello.
Luciano Ciotola sospinto da una famiglia entusiasta, e da un provino di troppo a Roma, arriva a credere di entrare nella casa, di essere ad un passo dalla porta rossa e poter finalmente svoltare nella vita. La breve popolarità nel quartiere svanisce in fretta ma la convinzione di coronare questo sogno rimane, con inevitabili conseguenze.
Con queste premesse il film nella seconda parte si addentra nel cuore della vicenda, approfondisce questo personale delirio che abbraccia l'intera collettività. La camera è sempre più stretta sui visi e sugli sguardi della famiglia Ciotola, Napoli e il quartiere rimangono sul fondale, mentre le aspettative e i sogni di Luciano diventano il fulcro di una storia commovente e tragica. Definita dallo stesso Garrone una fiaba, Reality è il confine tra un'Italia che va avanti grazie ai sogni e le speranze anche di chi non ne dovrebbe avere.

Reality è un bel film, che ti rimane dentro e te ne fa parlare. Garrone con la macchina da presa dimostra di saper fare quello che vuole, ed è capace nonostante un cast di sconosciuti di tirare fuori interpretazioni da oscar. Forse, nonostante il GF sia un pretesto per parlare di altro, alla base c'è un concetto ormai passato e cioè quello del sogno collettivo dei 15 minuti di fama. Reality in questo sembra dannatamente vintage.
10 anni fa le parole Capolavoro si sarebbero sprecate, purtroppo oggi quel sapore di deja-vu è immancabile.
Detto questo.
Uno dei migliori film dell'anno. Assolutamente da vedere.


martedì 25 settembre 2012

Pensi a Fiorito e dici...

Se gli levi la barba...



















Se lo fai pure pelato...



















Diciamola tutta, ma da uno così che ci si poteva aspettare?
















Sono incasinato con il lavoro. Presto torno a scrivere.

martedì 18 settembre 2012

Un'ora sola ti vorrei di Alina Marazzi

In questi giorni sono stato un po' assente dal blog, non certo dal pc. Ho diverso lavoro da sbrigare e a fine giornata la voglia di scappare lontano da uno schermo è tanta.














Velocemente, mi dedico ad un film che ho amato molto e che mi sento di consigliare.
Nulla di particolarmente nuovo: Un'ora sola ti vorrei di Alina Marazzi.

Un film-documentario passato in numerosi festival e disponibile in dvd, sconosciuto al grande pubblico e al cinefilo da videoteca, l'opera di esordio della Marazzi è tanto importante quanto bella. Per certi versi un capolavoro.
Un'ora sola ti vorrei è un film nato al montaggio, un racconto personale dedicato a Luisa Hoepli madre della regista morta suicida all'età di 33 anni, il tutto realizzato con i filmini di famiglia recuperati da un archivio straordinario. Alina Marazzi riesce nell'impresa di creare qualcosa di innovativo e al tempo stesso personale. Un film nato dalle riprese di un videoamatore improvvisato, dagli anni '20 agli anni '70, di pari passo con un'Italia che cambia e una famiglia che si allarga e cresce; ma Un'ora sola ti vorrei è molto di più. E' la necessità di conoscere quella madre scomparsa prematuramente, il ritratto di una donna creato dalla figlia, un lungo dialogo riaperto nell'unico mondo possibile, quello della celluloide.
55 minuti intensi e vivi come non mai.

Il film è disponibile in dvd edito da cecchi gori. Ricordo anche un'edizione cartonata di Feltrinelli.
Su youtube è caricato il film intero, ma con un audio pessimo.
Qui il trailer.




mercoledì 5 settembre 2012

Volkswagen with The Force














Se Fiat si affida a grossi attori per pubblicizzare quanto siano fiche le loro macchine, in Germania si punta sulle idee. Il famoso spot della Volkswagen con il piccolo Darth Vader ha fatto storia, lo avete visto praticamente tutti. Del resto ha quasi 55milioni di visualizzazioni su Youtube
















Ma con mio grande stupore, la Volkswagen è tornata sul luogo del delito. Un altro meraviglioso spot, stavolta per promuovere il nuovo NewBeetle. E se il cane di casa è il nuovo protagonista, il buon vecchio Vader non mancherà di dire la sua.
Eccolo.