Welcome



La Periferia con le sue storie, le idee, i pensieri e le immagini di un luogo dove non succede mai niente.

...inoltre: cinema, fotografia, cultura e altre cose che mi passano per la mente.

giovedì 29 dicembre 2011

il Top del Cinema 2011














Ecco la classifica dedicata a questa annata cinematografica povera di capolavori ma ricca di buoni film. Si accettano critiche, suggerimenti, incazzature e commenti stizziti. Perché nessuna classifica mette tutti d'accordo.
Faccio notare che alcuni film non li ho ancora visti, colpa mia e colpa della distribuzione, fra questi: The Artist, Le Idi di Marzo, Faust e La Donna che Canta.


MIGLIOR FILM 2011

DRIVE di Nicolas Winding Refn














Se c'è un film che ha segnato questo 2011 è sicuramente Drive, forse sarà un fuoco di paglia, forse abbiamo esagerato, forse ci siamo fatti prendere la mano, però è il film che ha più di tutti ha fatto parlare di se ed è lanciato verso lo status cult
Sono stato tentato di metterlo al secondo posto, perché metterlo in cima era scontato e uguale a molte altre classifiche, ma diamo a Refn ciò che è di Refn, e anche se fa figo mettere Drive giù dal podio io lo metto in cima, convinto che di quel driver con il piumino argentato parleremo ancora per molto tempo.


CLASSIFICA 2011 - TOP 15
  1. DRIVE di Nicolas W. Refn
  2. EXIT THROUGH THE GIFT SHOP di Banksy
  3. MELANCHOLIA di Lars Von Trier
  4. 13 ASSASSINI di Takashi Miike
  5.  L'ILLUSIONISTA di Sylvain Chomet
  6. THE TREE OF LIFE di Terence Malick
  7. I PRIMI DELLA LISTA di Roan Johnson
  8. IL CIGNO NERO di Darren Aronofsky
  9. HABEMUS PAPAM di Nanni Moretti
  10. RANGO di Gore Verbinski
  11. THE FIGHTER di David O. Russel
  12. MONSTERS di Gareth Edwards
  13. KICK-ASS di Matthew Vaughn
  14. INSIDE JOB di Charles Ferguson
  15. THOR di Kenneth Branagh
note:
Exit through the gift shop in sala non è mai arrivato ed è apparso in home video solo quest'anno, è passato per lo più inosservato nelle varie classifiche di fine anno, eppure è un film bellissimo di grandiosa portata. Un documentario rivoluzionario che mescola biografie, dubbi e reportage sulla Street-Art e i suoi pazzi artisti.
Melancholia c'è poco da dire, un Lars Von Trier in grande spolvero, un film d'autore di grande potenza visiva e drammatica, un po' troppo laccato per i miei gusti sennò era capolavoro. 13 Assassini di Miike è qualcosa di straordinario, una perla per gli appassionati di samurai ed un gradito ritorno per quelli del prolifico regista giapponese. L'Illusionista è uscito in realtà nel 2010, ma dalle mie parti è arrivato a inizio anno nuovo, causa di una distribuzione diluita nel tempo. E' un film d'animazione tradizionale di rara bellezza in anni dominati dalla computer grafica.
Questi i primi cinque, su gli altri non ho molto da dire, se non su I Primi della Lista dove magari sembro un po' di parte ma sinceramente penso sia uno dei film italiani più riusciti dell'anno. Forse semplice e leggero, ma ben fatto, divertente ed intelligente. E non è poco.


PREMIO DIVANO E PATATINE 












FAST FIVE di Justin Lin
Ho sempre odiato la serie di Fast and Furious ma quest'ultimo episodio mi ha fatto divertire come pochi altri film. Roboante e casinista come non mai.


MIGLIORI PER CATEGORIA

Attore: RYAN GOSLING - E' indubbiamente la sua annata, con tre film decisamente riusciti tra cui Drive.
Attrice: NATALIE PORTMAN - Il Cigno Nero dimostra che è ancora la più brava quando vuole.
Regia: NICOLAS WINDING REFN per Drive - C'è bisogno di dirlo?


I FLOP

Delusione 2011: THIS MUST BE THE PLACE di Paolo Sorrentino

Flop 2011 - I più brutti visti
  1. DYLAN DOG
  2. LANTERNA VERDE
  3. CAPPUCCETTO ROSSO SANGUE

IL "FINALMENTE VISTO" 2011












VELLUTO BLU di David Lynch
Un capolavoro che avevo mancato, chissà per quale motivo. Un cinema che rispetto a quello di ora sembrava viaggiare su altri livelli. 


Con questo post chiudo ufficialmente il 2011, ci risentiamo ad inizio anno. 
Buone feste, non bevete poco e andate a piedi.


lunedì 26 dicembre 2011

Un anno inPeriferia













Il 25 dicembre 2010 aprivo questo blog (qui). E' passato un anno, non pensavo di durare cosi tanto.
Un anno è poco, ma quanti blog aprono e chiudono? Una marea. Io ho tirato avanti, e con una certa soddisfazione del tutto personale, ho raggiunto questo primo traguardo. Come potrete vedere dai dati sono sempre su flussi di visitatori molto bassi, ma per ora va bene così.

Ma cosa è successo sul blog quest'anno? Vediamolo insieme in:

UN ANNO DI BLOG
Rubrica annuale del Natale


DATI
Visite: 9200 circa
Visitatori italiani: 7100 circa
Browser più utilizzato: Firefox con il 30% (Chrome 28%, Internet Explorer 23%)
Flusso visitatori mensili attuale: 1200 circa, con tendenza in crescita.
Principali url di blog di riferimento: Freddy Nietzsche, Contactcinema, Milano Vs Tokyo

I POST
Il più letto: Fuji Instax mini 7s - ovvero l'istantanea al tempo del digitale
Periferia: Periferia XIV - Dagli Ace of Base alla discoteca il passo è breve
Cinema: Migliori film del decennio. La classifica.
Rece-Film: Cine-Divagazioni estive. Priest
Rece Varie: Game of Thrones

Sono contento che i post sulla Fuji Instax mini abbiano riscontrato successo, li avevo scritti proprio perché in rete mancava una guida o una qualsiasi recensione che aiutasse chiunque interessato all'acquisto.
In ambito cinema è evidente che le classifiche sono bene o male le più cercate e le più lette, e anche questo blog conferma la regola.
Priest è un caso. Game of Thrones conferma lo straordinario successo del serial e delle strepitose vendite dei libri di Martin.
I post Periferia, nonostante non siano i più numerosi sono la linea portante di questo blog. Ho rallentato la scrittura ma continuerò ad andare avanti. A breve il numero XX. Periferia XIV è piaciuto perché tocca una fase delicata di ognuno di noi, ed è allo stesso tempo un post molto sincero e schietto. Anche se il mio post preferito rimane Periferia II. Un motivo particolare non c'è.

Finito. Al prossimo anno, spero!

giovedì 22 dicembre 2011

Top 2011: Non solo cinema

Immancabili su ogni blog che si rispetti e che tanto piacciono ai lettori, anche su Periferia di Provincia partono ufficialmente le classifiche di fine anno. Applausi. Ho detto: applausi, per favore.

Premesse

- La top dei film 2011 la posto fra qualche giorno, ora mi premeva sottolineare tutto ciò che mi ha impressionato e meravigliato durante l'anno nei dintorni del cinema. Leggete e capirete.
- Il fantastico sembra essere il tema prediletto di questo 2011, sia da un punto di vista qualitativo che commerciale è uno dei capisaldi di questo nuovo decennio. Probabilmente la realtà, qualunque essa sia, è troppo triste per riscuotere successo.

Musica di accompagnamento.

















Serial













Non ne ho viste molte quest'anno, ma a giudicare dai risultati globali e i libri di Martin che schizzano in cima a tutte le classifiche natalizie, possiamo dire che l'hype generato è altissimo; gli spettatori orfani di un Fantasy serio e adulto hanno ripagato alla grande l' HBO e il suo autore. Da non perdere, affrettatevi e godetevela in lingua originale. Winter is coming.


Programma TV
WONDERLAND su Rai4

C'è da dire che io in TV guardo il TG, Studio Sport e Report. Però in agosto su Rai4 è apparso questo fantastico programma di cinema curato da i Leopoldo Santovincenzo e Carlo Modesti Pauer. Dedicato interamente al fantastico e i suoi protagonisti, è uno dei pochi programmi di cinema intelligenti, sobrio e mai senza annoiare. Ottimo su tutti i punti di vista, potete recuperare tutte le puntate in streaming sul sito della Rai. Io lo sto facendo, fatelo anche voi. Una perla nel panorama televisivo di oggi.


Rivista di Cinema: 
















Un'edizione Laboratorio Bizzarro in collaborazione con Passenger Press.
Nel post precendente l'utente Passenger (alias C.G. Marra credo) mi segnalava questa rivista, in realtà io l'avevo già acquistata spinto dalla curiosità del progetto. Ho aspettato questo post per dirlo perché ritengo Bizzarro Magazine una rivista bellissima con tante idee, purtroppo però rilegata ad un mercato forse di nicchia. Il primo numero (14 €) è un tour cinefilo nei meandri del genere Post Apocalittico. Una lista di oltre 100 film da vedere, commenti tra il divertente e lo specialistico. 
Bizzarro Magazine non vuole essere l'alternativa a Nocturno (in caduta libera a mio avviso), e neanche la sfida ai grossi brand come Empire o Ciak. Vuole essere un qualcosa di nuovo nel panorama editoriale cinematografico italiano, mixando sapientemente influenze e arti collaterali come il fumetto. Un esperimento riuscito. Qui trovate un'intervista per approfondire.


Blog cinematografico:














Dovete sapere che io sono il perfetto rompicoglioni. Devo sempre dire la mia, difficilmente cambio idea e sopratutto in campo cinematografico non sempre mi adeguo alle impressioni altrui. Detto questo, frequento diversi blog dedicati al cinema e questo nonostante sia uno dei più famosi (e non mi piace lodare i più famosi), è sicuramente il migliore. Kekkoz fa delle recensioni ben calibrate, mai lunghe e mai eccessivamente verbose, ma sempre dritte al punto e capaci analizzare il film traendone un giudizio sincero ed oggettivo. Cosa più importante, spesso mi trova d'accordo con quello che dice.
Segnalo anche l'amico di Contactcinema che migliora continuamente e sforna recensioni con grande impegno e costanza.


Recensione on-line di Drive (le uniche che ho letto in massa):













E che cazzo, i400calci. Un blog strafamoso pure loro.
Lo stile di questo blog/webzine è sopra le righe, dedicato al cinema di genere, e contro quel cinema "alto" che piace ai cinefili. Vanno presi per quello che sono ed evitare i commenti dove quei 10 utenti Fan spaccano le palle con la loro maniaca reverenza. 
Detto questo di Drive ho letto a destra e sinistra, chi si è abbandonato in soliloqui sui massimi sistemi e chi è andato al dunque. In pochi lo hanno stroncato, in tanti lo hanno glorificato.
Luotto Preminger però ha colpito la mia attenzione. Intanto lo ha recensito a giugno (se lo è visto a Cannes immagino), in secondo luogo ha riabilitato la figura di Refn su i400calci (andatevi a leggere la rece di Valhalla Rising), terzo stila una recensione esaltante, quarto ha fatto capire che non c'è solo Nanni Cobretti* di bravo e simpatico, quinto e più importante inizia parlando delle emozioni procurate da Park Chan-wook con Lady Vendetta (ho adorato quel film). Imperdibili le FAQ.

*Menzione Speciale a Nanni Cobretti (boss de i400calci). A lui va il premio per la migliore quote di un film che può degnamente riassumerlo senza tanti giri di parole. 
TRANSFORMER 3
Il Mucchio Selvaggio, coi robottoni

Qui la rece in questione.


Trailer:
HABEMUS PAPAM
















E' un trailer simpatico e decisamente riuscito anche da un punto di vista promozionale. E poi lo riguardo sempre volentieri


Premio speciale:
SKETCHES SNATCHED di Massimo Carnevale






















Questo sketch è il 100esimo del progetto di Massimo Carnevale dedicato al cinema (ne avevo parlato qui). Pubblicato oggi, segna anche la fine di questo bellissimo viaggio nel cinema di uno degli illustratori più bravi nel panorama italiano. Spulciatevi il blog e giudicate voi stessi.
Carnevale aveva più volte annunciato di voler concludere, almeno per un po', una volta arrivato a 100. Contento del successo riscontrato e di una mostra dedicata al progetto, ricorda che è tutto nato per svago e divertimento. Peccato. Speriamo che prima o poi riprenda da dove si era fermato, in ogni caso 100 tavole da guardare e ammirare. 

martedì 20 dicembre 2011

Consigli per gli acquisti di Natale

Avvisi importanti.

1. Se dovete regalare un fumetto ad un fumettaro, non gli attaccate mai il bollino copriprezzo. Se è un appassionato di fumetti saprà benissimo il prezzo di quello che gli state regalando, e vi sarà immensamente grato di non averci attaccato un fastidioso adesivo sopra.
2. Se dovete regalare un dvd ad un cinefilo, accertatevi sempre di acquistare la migliore edizione in commercio. Evitate di comprare un disco singolo quando esiste anche l'edizione cartonata di gran lusso, rivista e con inserti speciali. Ecco generalmente l'edizione cartonata è sempre la migliore.

Consigli.

HABIBI di Craig Thompson. Edizioni Rizzoli Lizard.



















La nuova graphic novel di Craig Thompson si presenta come un lavoro ricco di spunti e fascinazioni verso l'oriente. Un'edizione di grande impatto, estremamente rifinita e curata nei dettagli. Imperdibile per ogni amante del genere.
Costo: 35€


BONE di Jeff Smith. Edizione Bao Pubblishing


















L'integrale. La saga creata da Jeff Smith è stata raccolta in un volume unico di 1340 pagine dalla Bao Publishing. Pur non conoscendo l'opera mi sono lustrato gli occhi per un'edizione che sembra imperdibile e allo stesso tempo ottima per iniziare e finire Bone.
Costo: 35€

STORIA DEL CINEMA E DEI FILM  di David Bordwell e Kristin Thompson. Edizioni Il Castoro.
















La bibbia del cinema. Dedicato a tutte quelle persone che studiano cinema e hanno passione e volontà di approfondire la sua storia e i suoi protagonisti. E' un libro impegnativo e lungo, ma rimane il punto di riferimento per tutti gli storici del cinema.
Costo: 45€


PUSHER - LA TRILOGIA di Nicolas W. Refn. Edizione One Movie e 01.


















Per tutti gli amanti di Refn è un must. In molti hanno aspettato questa uscita, me compreso, che oltre ad unire in un'unica edizione i film, riporta sul mercato italiano il primo capitolo della trilogia. Il cofanetto non è dei migliori, molto spartano con scatola e dvd dentro. Non certo ai livelli del prossimo acquisto che vi consiglio. In ogni caso i film valgono la spesa.
Costo: 19.90€

LA TRILOGIA DELLA VENDETTA di Park Chan-wook. Edizione Lucky Red.


















Uscito ormai da qualche anno raccoglie i tre splendidi film del regista coreano. Questo cofanetto è uno dei migliori per una trilogia, forse neanche le più famose si avvicinano alla qualità di questo. Custodia interamente cartonata, ottima grafica, piccolo libro all'interno, un disco intero di extra ed un prezzo onesto. Un regalo che farà sicuramente piacere.
Costo: 29.90€

EXIT TROUGH THE GIFT SHOP di Banksy. Edizione Feltrinelli Real Cinema.


















Le edizioni Feltrinelli sono da sempre fra le migliori sul mercato, per parco titoli e cura. Un film fra i più belli visti nell'anno passato, e da uno degli street artisti più famosi al mondo. Ideale per appassionati di cinema e arte. 
Costo: 14,90 €

lunedì 19 dicembre 2011

Drive 2? No!













Sulla pagina FB ufficiale di Drive pochi minuti fa è apparso questo status:

LIKE this post if you'd love a Drive 2!


Per la cronaca ad ora sono 5000 like in 25 minuti.

Ora posso capire la voglia dei producers americani di sfornare il secondo capitolo di un film cult in testa a quasi tutte le classifiche 2011; però cazzo NO. Drive è bello perché è un insieme di cose ben calibrate dall'inizio alla fine. E' bello perché è diretto da Nicolas Winding Refn, quando in mano ad un Dominic Sena qualsiasi sarebbe stato un film orribile con una storia altrettanto improbabile.

Vero che mister Refn dopo il primo Pusher ha sfornato due seguiti con i controcazzi. Potrebbe essere uguale per Drive? Mah... in Pusher c'erano molti personaggi secondari da prendere e sviluppare. In Drive chi c'è? La ragazza? Gli altri sono tutti morti dal primo all'ultimo.

Vabbè mi consolo con il fatto che è solo uno status su FB, non vuol dire nulla.
Poi leggo questo... e insomma, la paura è fondata!

giovedì 15 dicembre 2011

Giornalismo mediocre

Dopo i fatti di Firenze escono gli articoli della demenza. Esempio questo.

Gianluca Casseri era un pazzo. Era un razzista. Frequentava circoli di estrema destra (o destra sociale) come Casapound. Aveva una 357 Magnum. Lunedi 12 ha sparato con l'intenzione di uccidere su alcuni venditori ambulanti senegalesi. Conseguenze: due morti e un ferito grave.

Ecco parliamo di Casseri, delle sue attitudini politiche, di quello che scriveva su facebook o in rete, dei libri da lui pubblicati. Ma la lista di quello che leggeva e dei dvd che aveva NO.
Leggeva Tolkien.. embè l'ho letto anche io.
Aveva il dvd di Ispettore Callaghan: il caso Skorpio è tuo e quello di Un giorno di ordinaria follia. Forse li avrà riguardati prima di fare questa pazzia. E allora...
Magari invece si è guardato Pomeriggio 5, o una puntata di Don Matteo.

E se domani uccido a pistolettate due a caso, poi esce un articolo sui miei dvd? Ultimamente guardavo L'Armata Brancaleone. Lo mettiamo all'indice fra i film pericolosi e devianti?

PS: Tranquilli non ho una pistola. Domani siete salvi. ;)

mercoledì 14 dicembre 2011

Morti di Sonno


















Davide Reviati racconta la vita di un gruppo di ragazzini nel villaggio ANIC, complesso petrolchimico di Ravenna nato nel 1958. Anni dell'infanzia, dell'adolescenza e la giovinezza che accompagnano il lettore in un viaggio complesso e affascinante in un'Italia operaia tra il boom economico e i mondiali di calcio dell'82. 
Nel mezzo tante partite di calcio, giochi stupidi e meravigliose cavolate all'ombra di un complesso industriale portatrice di una morta invisibile in cui convivono (in)consapevoli tutti gli abitanti del villaggio.
Reviati da ravennate racconta una storia lui vicina, forse vissuta in prima persona e sicuramente sofferta in alcuni passaggi. Un tratto affascinante e sfuggente, che può con pochi tratti delineare azioni e momenti bellissimi ma allo stesso tempo svanire nella memoria del lettore con quella miriade di personaggi che entrano ed escono e forse un po' si somigliano.

Morti di Sonno è una graphic novel d'autore di grande impatto emotivo, vorremmo sapere di più e capire meglio alcuni passaggi che Reviati nasconde nei meandri della narrazione. Vorremmo un quadro preciso delle conseguenze sugli abitanti causate dall'ANIC. Vorremmo un resoconto storico, ma è una graphic novel non una puntata di Report e nonostante quell'amaro in bocca che rimane; commuove e prende il lettore proprio per quella sincerità con cui l'autore ci racconta una storia radicata in anni che non torneranno mai più. 
Anni dove i protagonisti vivevano con la morte ma assaporavano fortemente la vita.

In alcuni momenti ho sentito forti analogie con Gipi di Esterno Notte ma questo non pregiudica la grande qualità dell'opera di Reviati. Se ne avete occasione acquistatelo.

domenica 11 dicembre 2011

Scialla!












Scialla! è una commedia italiana diretta dall'esordiente Francesco Bruni.
Un esordiente di tutto rispetto, perché Bruni è lo sceneggiatore storico di Paolo Virzì, chee nonostante un'apparenza da film scemo su dei ragazzini tamarri di periferia, realizza una gradevole commedia all'italiana di tutto rispetto.

Scialla! ambientato a Livorno, sarebbe stato un film di Paolo Virzì, ma Francesco Bruni romano doc lo ambienta nella capitale e la sua sottocultura fatta di mode discutibili e un gergo giovanile tipico del colosseo e dintorni. Quindi vai con "Scialla", "bbella bru'", "me se accolla" a ripetizione, e citazioni gratuite a Romanzo Criminale tipo: "stecca para pe' tutti... Se pijamo Roma".

Le premesse iniziali sono terribili. Il film inizia con un ragazzino distratto in classe, che ascolta l'Hip-Hop romano e girando per i corridoi della scuola con mosse da pugile. Agevolo contributo video, vedere per credere.
















Non scappate dal cinema, restate seduti.
Scialla! nonostante tutto è carino, divertente e ben fatto. La strana storia di riconciliazione fra Luca e Bruno saprà coinvolgerci e portarci fra i vicoli di Roma come pochi film prima di questo. Un ottimo Fabrizio Bentivoglio riesce a tratteggiare un uomo che ha dato addio alla vita e tira avanti senza preoccuparsi di niente e nessuno fino all'arrivo di un figlio inaspettato alle prese con problemi adolescenziali e scolastici. Bravo anche l'esordiente Filippo Scicchitano, che va spesso sopra le righe ma dimostra buone doti attoriali e grande disinvoltura davanti la macchina da presa.
Nota negativa il personaggio di Vinicio Marchioni e i risvolti che porta alla trama. Per carità Marchioni è bravo, ma è proprio l'ultima mezz'ora dove prende piede la figura di questo pseudo gangster (citando nuovamente RM e il Freddo) che va a rovinare un buon film con una carica eccessivamente buonista. E' una scivolata che lascia un po' di amaro in bocca ma non pregiudica quanto di ben fatto prima.

In definitiva un buon esordio, con alcune sbavature, che merita sicuramente una visione. Anche solo per ritrovare un cinema italiano leggero e coinvolgente senza volgarità.

venerdì 9 dicembre 2011

Peggio della crisi c'è Fabio Volo














Non parlerò de Il giorno in più di Massimo Venier, semplicemente perché non l'ho visto.

Piuttosto notavo che è uscito questo film con Fabio Volo. Da un soggetto di Fabio Volo. Tratto dall'omonimo libro di Fabio Volo, con copertina di Fabio Volo.
Nel tempo libero Fabio Volo è un DJ radiofonico di successo, conduttore televisivo e doppiatore di film d'animazione (es. Kung Fu Panda 2).
Se tutti facessero come Fabio Volo non ci sarebbe misura economica che tenga, disoccupazione alle stelle con 10 milioni di persone che fanno tutti i lavori mentre gli altri muoiono di fame.

Per il resto, da quanto ho capito, Fabio Volo non ha moglie e figli ma ha una grande fama di donnaiolo.

Aggiungendo la sfera lavorativa a quella privata ed estendendola su larga scala si ottiene uno scenario alla Children of Men.
















Quindi, mi raccomando non fate come Fabio Volo.

PS: che poi a me Fabio Volo sta pure un po' simpatico.

mercoledì 7 dicembre 2011

Il gregge che pascola su Facebook.


In questi giorni va di moda scrivere su fb che anche il Vaticano deve pagare l'ICI.
Aggiornamenti di stato che ripetono bene o male: 

Se non puoi pagare l'ICI comprati una chiesa.
Pagate l'ICI merde!
Pretendere l'ICI dalla Chiesa Cattolica è un dovere.

Io ho avuto un "addestramento" cattolico come ho già detto qui, e ora di cattolico ho ben poco. Però  quando leggo questi commenti mi deprimo.
Sono d'accordo a far pagare alla Chiesa l'ICI (nuova IMU) su tutti quegli immobili adibiti ad attività imprenditoriale (circa 30mila). Qui trovate un articolo di repubblica abbastanza esplicativo.
Sinceramente mi sembra assurdo far pagare una tassa ad un luogo di culto, che il più delle volte è di ritrovo e preghiera per una parte della popolazione. Siano pure Moschee o Sinagoghe. Tutti hanno diritto a poter professare la propria fede.
Poi c'è anche qualche illuminato che pretende l'ICI sul Cupolone, quando a occhio e croce è edificato su un altro stato.

In ogni caso il punto del mio post è un altro.
Sarà mica che Facebook ci rende tutti più pecoroni di quello che siamo già?! Muore Steve Jobs e tutti a condividere. E via così per altri mille avvenimenti, talvolta inutili. Si esprime un pensiero condiviso da molti e ci si associa a quello che il popolo della rete dice senza minimamente cercare informazioni o approfondire le notizie. Il più delle volte la contestazione è basata su una vignetta o una foto. Gli articoli online più lunghi di 20 righe non hanno grande successo, troppo impegnativi da leggere.

Da Facebook degli ultimi mesi posso dedurre:
  • La Chiesa Cattolica è il male.
  • La Apple è il bene.
  • In molti erano amici Steve Jobs e Marco Simoncelli.
  • I leghisti sono degli stronzi perché non vogliono le moschee e sono razzisti.
  • Nessuno ha votato Berlusconi.
  • Il governo Monti ci salverà.
  • Il governo Monti ci sta uccidendo.
E' solo una mia impressione che tutto ciò non ha senso?
Lungi da me difendere la Chiesa, che per tante ragioni (storiche e attuali) è il male assoluto. 
Voi che l'attaccate siamo sicuri che non vi sposerete con rito cattolico? 
Quando visitate una città, andate mai a meravigliarvi gli occhi nella cattedrale di turno? 
Non siete soliti dire che all'estero se lo sognano il nostro patrimonio di monumenti?
Eravate con Pisapia per l'apertura della Moschea? Non è che i Mussulmani credenti che vivono in Italia sono ganzi e gli Italiani che vanno in chiesa sono stronzi?
Un minimo di coerenza morale, no?

Prendiamo la Apple. Tutti a trattarla come se fosse un'organizzazione caritatevole. Tutti a condividere la morte di Jobs e usare il logo aziendale come immagine del profilo.
La Apple va di moda, si è creata questa aura di impresa del bene e il popolo di Facebook risponde incoronando la morte del suo Amministratore Delegato come l'evento dell'anno. Neanche un mese dopo tutti a indignarsi contro il capitalismo e le sue Corporation che si riempiono di soldi e avvelenano il mondo.
E in molti si sono indignati scrivendolo su Facebook con l'Iphone! Un po' d'ipocrisia forse?

Infine veniamo ora all'impero del male 2.0 e il suo imperatore: Mark Zuckerberg.
Mi raccomando parlatene male e attaccatelo come avete fatto fin'ora. Naturalmente su Facebook.

Cari amici del social network F A T E  R I D E R E ! ! !


















lunedì 5 dicembre 2011

Maccio chiama e l'italiano medio risponde
















L'ultimo video di Maccio Capatonda è una piccola critica verso l'Italia e i suoi cittadini, condita da battute degne dei trailer di una volta.
Signor Rossi! ha saputo?! La benzina è aumentata ancora!! .........Ma a me che cazzo me ne frega? Io c'ho il Diesel!!


Un genio Maccio. Ma ancora meglio i commenti che trovate sotto il video, tra cui spicca il big fail dell'anno di tale MrCore3. Il quale dice:
UN FILM DI DINO CRISI AHAHAHAHAHAA il gioco su ps1 italianizzato

Bello scoprire che per alcuni il videogioco Dino Crisis è più conosciuto del regista de Il Sorpasso.

AGGIORNAMENTO
Fioccano nuovi commenti simili. Non era un caso isolato.

domenica 4 dicembre 2011

Empire Magazine in Italia

Curata da FunFactory Enterteinment, finalmente esce anche in Italia Empire Magazine una delle riviste di cinema più vendute nel mondo.


















Al prezzo lancio di 2€ questo nuovo mensile di cinema cerca la vetta di un mercato dominato da riviste come Ciak e BestMovie. Se vi piace Nocturno o Duellanti, lasciate stare, non ci sono approfondimenti tematici o lunghi saggi da leggere; è una rivista d'informazione generalista che si occupa in gran parte del cinema mainstream e i suoi protagonisti.

Non sono un grande amante di questo tipo di magazine, di solito arrivano in ritardo su notizie già sentite e affrontate in rete con maggior attenzione, le interviste sono la sagra dello scontato e le recensioni sono pessime senza mai fare torto a nessuno. Ad una prima occhiata distratta Empire sembra la fotocopia di Ciak.
Invece dopo una lettura più attenta direi che merita attenzione perché ci sono dei segnali positivi e nuovi propositi interessanti.

Andiamo al dunque.

Note NEGATIVE
  • Le recensioni sono pochissime e si occupano per lo più di dispensare buoni voti a tutti.
  • La sezione dedicata alle uscite home-video recensisce dvd che il cinefilo non comprerebbe mai.
  • Bene o male è Hollywood-centrica.
  • La copertina d'esordio è brutta.
  • Ci sono pagine con: quiz, battute o le 5 frasi di...
  • Se non ve ne frega un cazzo di Videogames ci sono 20 pagine dedicate ad essi.

Note POSITIVE
  • L'impostazione grafica (eccetto copertina) ed editoriale mi sembra buona.
  • I contributi sono un mix fra pezzi inediti e tradotti.
  • Le interviste sono veramente ben fatte, non il solito scambio di domande da cinque minuti in anteprima stampa.
  • Ottimi gli approfondimenti, con materiale inedito e comparto fotografico talvolta eccezionale.
  • Inutile puntare sulle recensioni quando hai le mani legate da pubblicità e politically correct.
  • Ci sono 20 pagine dedicate ai videogames.

Insomma io sono rimasto abbastanza contento per quello che mi aspettavo. Sicuramente una boccata di acqua fresca nel campo dei mensili cinematografici, alla faccia di uno stantio Ciak ed un sempre pessimo Best Movie.

venerdì 2 dicembre 2011

Nella posta di oggi














Oggi ritirando la posta dalla cassetta sono rimasto piuttosto sorpreso.
Ho trovato una lettera a me intestata, inviata da una società che opera nel settore della moda alla quale avevo mandato il mio curriculum.
Appena l'ho vista ho pensato: ma te guarda questi, gli ho mandato il CV da neanche una settimana e loro lo usano per prendere i dati e mandare pubblicità a casa. Maledetti.
Ma d'altronde non si degnano neanche di rispondere via mail, ricevono migliaia di curriculum in questo periodo, figurati se lo leggono. Tanto vale prendere i dati sensibili, l'unica cosa di valore.

Invece mi sbagliavo. La lettere è intestata, ed è di risposta alla mia mail. E' cortese, precisa nei confronti di quello che avevo scritto, ed è perfino firmata di pugno dall'amministratore delegato.
Boh... mi è sembrata una cosa incredibile nel panorama attuale. Mai successo. Non è nulla di trascendentale, ma è una forma di educazione verso chi si propone al mondo del lavoro.
Forse nel mondo della moda, sono più "eleganti" di quello che pensavo! In ambiente culturale questo tipo di attenzioni scordatevelo.

Ah, chiaramente era una gentile lettera di rifiuto, dove vengo informato che il loro staff è al completo.
Non è che ho fatto 13, e neanche 12... segnalavo la mia sorpresa