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La Periferia con le sue storie, le idee, i pensieri e le immagini di un luogo dove non succede mai niente.

...inoltre: cinema, fotografia, cultura e altre cose che mi passano per la mente.

venerdì 29 luglio 2011

Periferia XVI - Solo per lei














Nei momenti bui, lui suonava la chitarra e le cantava dolcemente. 
Era sensibile, simpatico, intelligente. Lei ne andava pazza e lo voleva tutto per se.
Il tempo però cambio tutto, le cose si deteriorarono. La chitarra non bastava più, le battute non la facevano ridere, e gli altri pregi del suo carattere erano passati in secondo piano. Voleva altro, probabilmente un uomo diverso. 
Cercò di cambiarlo inutilmente, fino a quella grande litigata davanti a tutti. Quella sera lo  investì con una rabbia devastante. Non ci furono urli e grida, ma parole pesanti di quelle che non si dimenticano e lasciano ferite aperte dure da rimarginare.
Come e perché successe non l'ho mai capito.

Divagazione. Odio quelle ragazze (e viceversa naturalmente) che cercano di plasmare il proprio partner in una sorta di super-uomo contenente tutte le doti caratteriali di spicco nella società odierna. Sensibile nei momenti difficili, calmo e pacifico quando serve, forte e deciso nella vita, bello e maledetto nella sfera del fascino, galante ed educato nelle sere che contano, dotato di senso dell'umorismo per far ridere, etcetc...  Come se non fossero linee caratteriali antitetiche, a volte impossibili da coesistere in un'unica persona. Chiusa divagazione.

Da quella sera passò almeno un anno. Lui vagava senza una meta, scontrandosi con qualche ragazza di volta in volta ma senza perderci più tempo del necessario. Per le altre non c'era nessuna chitarra e attenzioni di un qualsiasi tipo, solo qualche momento insieme da dimenticare in fretta. Dopo alcuni mesi lo persi di vista.
Lei invece era entrata in un tunnel, peggiorava con il passare del tempo e sembrava aver perso la risolutezza di allora. Eravamo molto amici ma non riuscivo a capire. La rabbia e l'autodistruzione bruciavano dentro di lei, qualcosa sembrava essersi rotto e ben lontano dal sistemarsi.
In quel periodo s'infilò in una storia turbolenta e dannosa. Una storia che lei diceva esser folle amore ma che non decollò mai. Brevi momenti di tenerezza alternate da furiose liti condite da offese, dichiarazioni inutili, telefonate notturne, e momenti di violenza. Tutto degenerò senza tanti proclami, l'alcool e gli psicofarmaci fecero il resto e la portarono sull'orlo del baratro.
Una sera, decise di placare quel mostro che la stava divorando. Come da manuale, ingerì un numero imprecisato di ansiolitici e crollò. Imprecisato ma altissimo. 

Dopo solo le sirene, le corse e le ore ad aspettare. Era salva, ma aveva rischiato andarsene. 
Durante quei giorni di permanenza all'ospedale, a quasi un anno di distanza, lui tornò. Lo rividi dove non mi sarei mai aspettato di trovarlo. Aveva la chitarra, suonava e cantava solo per lei come una volta.


giovedì 28 luglio 2011

Kick-Ass

L'ho visto solo ieri. Mea culpa di questo enorme ritardo.
Evito di fare una vera recensione di questo cine-comics particolare (qui il prezioso approfondimento di MA!).

Cosa è Kick-Ass? E' la trasposizione cinematografica dell'omonimo fumetto scritto da Mark Millar e disegnato da John Romita Jr., il film è prodotto e diretto da Matthew Vaughn.
Vaughn, a scanso di equivoci, non è la nuova promessa della settima arte. Anzi appartiene a quella schiera di registi vittime dell'estetica videoclip e il ritmo serrato. Sulla scia del buon vecchio Guy Ritchie ci aveva regalato un filmetto di spacciatori in una Londra patinata (Pusher), un film fantasy per bambini ben confezionato (Stardust), e mentre firmava per il prequel degli X-Men ci regalava questa perla.

Com'è Kick-Ass? Difficile spiegarlo, difficile che piaccia ad un pubblico variegato. Possiamo dire che è un film/fumetto con influssi e rimandi ben precisi e se siete appassionati di questo fantastico mondo è sicuramente quello che fa per voi.
Prendete il supereroe di Spider Man e i real-superheroes di Watchmen.
Prendete l'azione frenetica e coreografica di Matrix.
Prendete l'ambientazione High School con sfigati che vogliono scopare alla Suxbad.
Prendete un po' di quel tocco nerd-fumettaro che è Scott Pilgrim.
Mescolate il tutto.
Infine aggiungete una colonna sonora da urlo e un Nicolas Cage ricoperto di debiti pronto a fare qualsiasi cosa.
Ecco a voi servito Kick-Ass.
Chiaramente un film fantastico per pochi interessati.


martedì 26 luglio 2011

I concerti live di Hans Zimmer

Il soundtrack di THE DARK KNIGHT



Il soundtrack di INCEPTION






























Infine PIRATI DEI CARAIBI 3: AI CONFINI DEL MONDO
(quel manolone con la chitarra è il buon vecchio Hans)















ps: quest'ultimo video puzza di concerto in playback

sabato 23 luglio 2011

Trailers week-end

Il nuovo Sorrentino, This Must be the Place.
















Contagion, un thriller apocalittico di Steven Soderbergh
















Il nuovo Nicolas W. Refn con l'attesissimo Drive.
















Infine per la serie vintage scult. Il primo vendicatore non è uscito in questi giorni al cinema, ma vent'anni fa.
A voi Captain America del 1990.

venerdì 22 luglio 2011

Caruso è Spider Truman

Ieri mattina ho scritto questo post. Spider Truman e il suo blog isegretidellacasta.blogspot.com non mi quadravano. In serata ho letto questo articolo del corriere.
Precario da 15 anni a Montecitorio... ahaahahaha...
Una faccia già vista, che con i suoi motti di rivoluzione e rivolta c'ha fatto carriera.
Per me un PESSIMO. Si, sto parlando di lui. Spider Truman cioè Francesco Caruso ex parlamentare.

















Blogger dell'anno? Ma per piacere. Figura di merda dell'anno!!!
Qui il blog che l'ha smascherato.

giovedì 21 luglio 2011

I segreti della Casta


















Da alcuni giorni il popolo della rete parla solo di SpiderTruman anonimo blogger che con il suo I segreti della casta di Montecitorio e annessa pagina Facebook che conta ben 350mila iscritti, fa tremare il palazzo e i suoi ricchi abitanti. Adesso iniziano a spuntare video su YouTube (dichiarati fasulli dal blogger) e piccole dichiarazioni per i giornali nazionali (oggi su corriere.it).
Ora per quanto sputtanare i politici con i loro sprechi e benefits sia una cosa che mi piace, tutta questa operazione mi puzza di bruciato. Per dirla velocemente: un colossale Fake!
Forse è la mia immaginazione, però seguendo con attenzione l'evoluzione dei fatti molte cose non mi tornano. Vediamo cosa:

1-La velocità di diffusione. La pagina Facebook è la prima ad essere stata aperta, il primo post è del 16 luglio 2011 (5 giorni fa!!!!). Il 17 luglio SpiderTruman, il suo autore, comunica che Facebook gli ha intimato di levare alcuni contenuti; per paura di una censura sposta tutto sul blog comunicando ai 1000 iscritti di diffondere la voce. In pochi giorni il blog diventa uno dei posti più frequentati della rete, con una media di 200 commenti a post e oltre 7mila iscritti al servizio Friend Connect di Google. Numeri alti raggiunti in pochissimo tempo. In questo nulla di sospetto, ma solo complimenti al suo autore.

2-L'autore appunto. SpiderTruman, blogger ANONIMO. La velocità di diffusione mista all'anonimato non torna. Quello che nessuno si è chiesto è come faccia una persona che vuole mantenere il totale anonimato a raggiungere i primi 1000 iscritti su Facebook nel giro di mezzagiornata. Mi spiego meglio: se volete rimanere totalmente anonimi e create la vostra pagina Fan di FB, è sintomatico che il primo iscritto non dovete essere voi e dovete evitare di invitare i vostri amici e condividerla con loro, sennò l'anonimato salta immediatamente. Sarà facile capire chi si nasconde dietro quella pagina con questi indizi.
Con queste premesse arrivare ad uno zoccolo duro di fan richiede un minimo di tempo. Invece SpiderTruman (forse aiutandosi con profili falsi, ma è un'operazione che richiede tempo) ha preso 1000 fan velocemente, poi questi come devoti affiliati hanno iniziato il tamtam del blog per la paura della censura.

3-La lettera di Facebook. Ora mi chiedo, ma com'è possibile che nel giro di 24ore FB si accorga di una pagina e minacci censura così velocemente, quando ci sono stati casi di gruppi pro-pedofili e pro-sevizie sui cani chiusi dopo mesi e mesi di segnalazioni.
Sarà che è un Fake studiato a tavolino per portare la gente sul blog e far diffondere il link?

4-Il nome SpiderTruman. L'autore dice che è scelto a caso. Però si può non pensare al supereroe Spider-Man e la sua rete (web appunto), insieme a Truman Burbank protagonista di The Truman Show che vive dentro un reality (un fake appunto).

5-Il passato di SpiderTruman. Licenziato dopo 15 anni di precariato a Montecitorio, pagato 900 eu il mese. Età attuale 37 anni. Ma chi è che entra a 22 anni a Montecitorio? Come è possibile rimanere precario per 15 anni senza fare il minimo progresso e senza essere regolarizzato?
15 anni fa non c'erano i contratti precari di oggi. In pratica negli anni '90 il primo precario d'Italia era lui a Montecitorio. Mah...

6-La Mission. Svelare i segreti della casta, partito a tutta birra con l'intento di portare alla luce gli sprechi e i privilegi della classe politica italiana, si è arenato dopo pochi post. Nei primi giorni del blog si contavano diversi post al giorno, poi ha rallentato fino a post più brevi e senza svelare nulla se non inneggiare alla rivolta.
Da due giorni nessuna novità. Su FB annuncia che domani pubblicherà documenti scottanti.
Si comincia a parlare di raduni e rivolte per ribaltare tutto. SpiderTruman la nuova miccia della rivoluzione come nelle rivolte nord-africane. 

7-I post e i documenti. Nei post di SpiderTruman vengono fuori le solite nefandezze della nostra classe politica, alcune delle quali già conosciute (grazie anche al libro La Casta). Nessun riferimento diretto a parlamentari o avvenimenti precisi. Nessuna notizia bomba.
Ogni tanto qualche foto di documenti riservati. Come ad esempio le tariffe telefoniche speciali o gli sconti dei concessionari di auto per i parlamentari. Sono documenti fotografati male, quasi a voler sembrare foto fatte di nascosto durante la permanenza al Palazzo. Però non posso non notare che sembrano semplici excel fatti alla meno peggio, e non proprio documenti ufficiali riservati.

8-Altre cose. Dice che riceve proposte per libri, viaggia per l'Italia, scrive da Internet Point, va ai raduni per i dieci anni del G8. In 5 giorni di blog, si è dato alla macchia. Un sub-comandante Marcos de' noialtri. Però sul blog sono apparsi banner pubblicitari e annunci Google adsense. Salta fuori un video abbastanza brutto che viene subito smentito. Tutto questo nel bel mezzo della manovra finanziaria, dove si chiede a gran voce i tagli per la casta. In pratica l'idea giusta al momento giusto.



Detto ciò non ho niente contro SpiderTruman e quello che porta avanti, rimarcare quanto la politica italiana sia lontana dal paese e il cittadino non può che far bene. Semmai sottolineo come sia un'operazione poco trasparente, un po' superficiale e che inneggia alla rivolta come se l'Italia fosse la Siria o l'Iran.
Vediamo come finirà e chi ci sarà dietro. Sono convinto che SpiderTruman prima o poi verrà allo scoperto e sapremo il vero obiettivo di questo trambusto.


Il pacco diretto in Pennsylvania è arrivato

Sul mio account ogni tanto si verificano misunderstand assurdi. Mesi fa arrivavano dal Giappone inviti a pranzo e consigli d'investimento. (qui e qui).
Stasera per ravvivare la mia posta è arrivata una notifica di una spedizione non spedita da me, e neppure ricevuta.

La mail (censurata per la privacy dei due interessati) è questa:

SHIPMENT SUMMARY
===========================================
SENDER
  ##### WATANABE

   (Sender's street address omitted intentionally from this email)
   Springfield, VA ####

RECIPIENT
   ### STILLMUN

SHIPPED THROUGH
   The UPS Store #4985
   #####

CARRIER & SERVICE
   UPS Ground

SHIPMENT TRACKING & REFERENCE
   Tracking No.:  ##########
   Shipment ID:   #####
   Order / Item #:
   Reference #:

SHIP DATE
   Tuesday, July 19, 2011


etc etc.

Ho rintracciato il destinatario su facebook, ed è fidanzato con la mittente Watanabe. E' della Pennsylvania.  Dovrebbe essere lui. Mi prenderà per un pazzo ma sembrava utile avvisarlo. 

In tutto ciò è uscito il teaser di Amazing Spider-Man. (che puzza di pacco alla grandissima)


martedì 19 luglio 2011

New Hollywood Brucia II

Un post iniziato qui.
Cosa è la New Hollywood oggi?

Michael Cimino nel 1979 da perfetto anarchico distruggeva economicamente lo studios fondato da gente come Charlie Chaplin e David Wark Griffith, la United Artists. Il tutto con unico film: I Cancelli del Cielo. Oggi cerca di tornare al cinema, ogni tanto si vocifera la preparazione di un suo nuovo film, ma a conti fatti è fermo dal 1996. 
Sembra piuttosto interessato ai ritocchi e famigerate trasformazioni sessuali (voci di corridoio dicono questo). Vai Michael.














Steven Spielberg insieme a George Lucas è riuscito inconsapevolmente ad affondare la New Hollywood, generando l'ondata inarrestabile di blockbuster acchiappa-pubblico. Indiscutibile come regista, discutibile come produttore. Spielberg è diventato uno dei potenti di Hollywood, i cattivoni che producono spazzatura e dettano legge.
Il suo prossimo film in uscita si può riassumere con la seguente frase: un cavallo nella prima guerra mondiale.













Warren Beatty è stato uno degli attori di punta del movimento nei primi anni '70. Con il ritorno al regime degli studios si è progressivamente allontanato dal cinema, fino a ritirarsi a vita privata ad inizio anni duemila.

Robert De Niro è stato l'attore che ha dato definitivo lustro all'actor's studio ed è diventato un'icona indissolubile della New Hollywood grazie ai numerosi capolavori a cui ha preso parte. Da Novecento a Il Padrino 2,  e la lunga collaborazione con Martin Scorsese con film come Taxi Driver o Quei Bravi Ragazzi.
E ora? Ora si è rincoglionito, ha deciso di fare esclusivamente film orrendi, dove più che recitare scimmiotta le faccine di un tempo. Un esempio? Manuale d'amore 3!



















Dicevamo... Martin Scorsese, una delle espressioni più alte della New Hollywood, una sequela incredibile di capolavori sfornati per oltre 30 anni. Una filmografia sconfinata che conta su imdb ben 51 regie, fra lungometraggi, serial e documentari di ogni tipo. Inutile commentare i suoi capolavori andati, ma se guardiamo l'ultimo decennio non possiamo che constatare l'inevitabile declino di chi non può continuare a viaggire su quelle vette. Toppato in parte l'unico titolo capace di primeggiare con i grandi film del passato, Gangs Of New York, ora prova la svolta del 3D in un film per ragazzi. 
3 parole sono:  NEW HOLLYWOOD BRUCIA
3 parole diverse per lo stesso concetto: SCORSESE - 3D - RAGAZZI
Non ci credete? Vedere per credere:
















Rimane solo lui, King Francis, non sforna i capolavori di un tempo e non si butta in progetti visionari all' Apocalypse Now. Però continua a fare il cazzo che gli pare, girando film d'autore senza infangarsi ma sempre alla ricerca della qualità a discapito dei grandi incassi. Senza dimenticare che ci ha regalato una figlia d'arte come Sofia Coppola.

domenica 17 luglio 2011

New Hollywood Brucia

Che fine hanno fatto quei registi che negli anni settanta hanno cambiato Hollywood? Sono passati oltre trent'anni e quei giovani e spregiudicati cinefili hanno preso strade diverse. Cosa è la New Hollywood oggi?


Mike Nichols ha avuto una carriera altelenante, con Il Laureato ha acceso la miccia del cambiamento e poi ha guardato altrove. Negli ultimi anni ha diretto Closer, un bel dramma di amore e tradimenti negli anni duemila. Il suo ultimo lavoro è un film scarso pompato dalla critica senza nessun reale motivo.


















Peter Bogdanovich ha definitivamente rinunciato. Artisticamente si è spento a inizio anni '90, ha cercato di fare qualche film negli anni successivi ma senza grandi soddisfazioni. Un cinefilo di prima qualità, autore di numerosi libri sul cinema e i suoi maestri, è il primo ad essersi accorto che non era più aria per chi come lui aveva finito i colpi in canna.
Vi sfido a trovare dieci persone che hanno visto il suo ultimo film del 2001.


















George Lucas fa George Lucas, sta nel suo ranch pensa a Guerre Stellari e i soldi che ha fatto con Guerre Stellari. L'ultimo film che ha girato è un Guerre Stellari, e i suoi nuovi progetti sono su Guerre Stellari.

John Milius invece si diverte, lavora per alcuni videogiochi, ogni tanto fa le rimpatriate con i vecchi amici di Hollywood scrive qualche film, produce qualche serie. Insomma se la spassa dai ma la cinepresa l'ha attaccata al chiodo da tempo.

William Friedkin è sparito dal giro che conta ma continua a fare film discreti, ora però è alle prese con Killer Joe uno di quei progetti capaci di rovinare una gloriosa carriera. Tanto per intendersi il protagonista è lui:

















Roman Polanski è sempre alle prese con i problemi giudiziari, negata l'estradizione dalla Svizzera nel 2010 gli sono stati revocati anche gli arresti domiciliari. Dopo il pacco Oliver Twist, ci aveva regalato un discreto thriller come L'uomo nell'ombra. Ora strano ma vero è pronto ad uscire con un nuovo film. Carnage.
Stiamo a vedere. Intanto complimenti a lui che tra un braccialetto elettronico e un arresto trova il tempo di fare un film.

esco e concludo la prox volta.

giovedì 14 luglio 2011

Sherlock Holmes II - Il Trailer

E' uscito il trailer di Sherlock Holmes: A Game of Shadows che probabilmente vedremo anche in Italia a dicembre. Uno dei pochi titoli americani a far guerra alle commedie nostrane sotto Natale.
Guardando il trailer non posso che essere deluso, Sherlock Holmes sembra sempre più uomo action in mezzo a inseguimenti e sparatorie pirotecniche, resta da sperare che ci sia un minimo di trama.
Ottimo l'inserimento di Noomi Rapace, che con la saga Millennium sembra essersi ritagliata un angolo di notorietà anche negli states (il suo nome è nei titoli del trailer, cosa di rilievo).

Qui sotto il trailer con introduzione di Robert Downey.

mercoledì 13 luglio 2011

Periferia XV - ferite aperte















Sono al bar, devo aspettare un amico che non arriva. Avevamo appuntamento un quarto d'ora fa, ma come direbbe lui: al bar si aspetta sempre volentieri! Sarà...
Bevo e nel frattempo do uno sguardo veloce alla gazzetta.  Litigano per uno scudetto di cinque anni fa. La richiudo immediatamente.
In quel momento si avvicina un ragazzo sulla trentina, con fare amichevole, troppo amichevole per i miei gusti. Vuole da accendere, lo accontento. Mi chiede alcune indicazioni per prendere il treno la mattina dopo.  Deve stare in giro tutta la notte visto che non può pagarsi un albergo. Dopo poco si siede, sapevo che lo avrebbe fatto, era inevitabile.
Non è il classico disperato che vaga per la città senza una meta e neanche il punkabbestia che gira per il mondo con 20 euro in tasca. E' abbastanza normale, visibilmente stanco e poco curato, ma come molti alla fine di un viaggio. Finita l'università e con un lavoro precario alle spalle, aveva deciso di abbandonare la grande città per prendersi un periodo libero; era in giro da più di un mese, partito senza una meta precisa  girovagando fra Italia e Francia, vivendo alla giornata e spendendo quello che poteva. 
Mi parla di una ragazza,  in quel momento i suoi occhi si fanno più spenti, un racconto di una storia d'amore finita male come tanti sentiti in precedenza. Lei è una sorta di madonna dal cuore nero capace di rovinare nel peggiore dei modi la vita al nostro amico. Mi confessa perfino che ad un certo punto era arrivato a seguirla di notte e pensava al suicidio nel resto del tempo.

Un pazzo?
No, uno come tutti noi. Perché alla fine può succedere a tutti di ritrovarsi a girovagare per la città con le idee più strane in testa e una voglia matta di farla finita per colpa di una stronza, che magari in fin dei conti così stronza neanche lo è.

Preso dal male di vivere, la gelosia che lo divorava giorno dopo giorno, e l'ossessione per lei che ormai faceva da padrone la sua vita, era sull'orlo del precipizio. Una mina vagante che per non esplodere decide di andarsene e spegnersi pian piano allontanandosi da quella che ormai era per lui una zona di guerra.
L'esilio volontario come unica forma di sopravvivenza. 
Ma ora è il ritorno a casa a spaventarlo. L'idea di tornare a vivere a Roma, in quel mini appartamento di periferia, con un'afa insopportabile, il traffico, lo smog e il caos generale sono per lui una sorta di spettro da scacciare. Mi guarda con gli occhi di chi vede con invidia il giardino del vicino, vorrebbe anche lui la tranquillità della provincia con i ritmi lenti e verde ovunque.
A parer mio è solo paura di confrontarsi con la sua vita e i suoi fantasmi passati.

Dopo poco se ne va, si è accorto di aver detto più di quanto fosse necessario, non vuole trattenersi oltre. Non lo fermo, è stata una conversazione interessante ma ho poco da dirgli e non penso di poter lenire una ferita che per altro si sta rimarginando da sola.
Ci salutiamo con la promessa di beccarci su facebook. Non succederà ma va bene così.
Ritorno ad aspettare.

lunedì 11 luglio 2011

Tom Crooze - Kicking impossible

un grazie a Nanni Cobretti de i400calci per avermelo ricordato.
Era uno di quei video parodia realizzati per gli Mtv Movie Awards. Saranno passati 10 anni ma resta uno dei migliori di sempre.

L'ultimo Terrestre - Teaser Trailer

E' uscito da pochi giorni ma si è già diffuso a macchia d'olio sui blog e su facebook.
Gipi ci tiene a precisare che il teaser è stato montato di fretta durante le riprese. Qui un suo post al riguardo.
In ogni caso ho molte aspettative per questo film e grande fiducia nel suo regista.



PS: sono usciti anche i teaser di Ruggine di Daniele Gaglianone e Diaz di Daniele Vicari.

giovedì 7 luglio 2011

Momenti d'Ira

Il cinema è morto negli anni 70, forse...
Quando ripenso a Barry Lyndon, ho voglia di bruciare tutti i miei dvd dal 1980 in poi.
Poi mi ricredo e mi calmo, lo riguardo e...
Morite tutti cinematografari di oggi! Sopratutto voi registi di kubrickiana memoria!





martedì 5 luglio 2011

The Fighter - Un appunto su Christian Bale

The Fighter di David O. Russel è la storia del pugile Micky Ward e la sua lotta per la conquista del titolo di campione dei pesi Welther.
E' un buon film, una parabola di vita molto cara al cinema americano che si può riassumere in: dalle stalle alle stelle con tanto cuore e tanto impegno. Un moderno Rocky che non aggiunge nulla di nuovo al panorama cinematografico non fosse per le grandi interpretazioni dei suoi attori.
Bravi Mark Wahlberg e Amy Adams, grandissima Melissa Leo nei panni della madre possessiva e sconclusionata  (premiata con l'Oscar), eccezionale Christian Bale che interpreta Dickie il fratello tossicodipendente  (premiato con l'Oscar).
Christian Bale appunto. Il film vive della sua interpretazione. Non solo il fisico magro e distrutto, ma le movenze e le espressioni che imprime al suo personaggio mi hanno ricordato interpretazioni come quelle di Robert De Niro ai tempi d'oro. Bale riesce a spostare l'attenzione su di se, in parallelo con Dickie che vuole i riflettori puntati su di lui nonostante il fratello campione, conquista lo spettatore come conquista l'ammirazione dei carcerati. Una mimesi perfetta e sbalorditiva; la facilità con cui sembra dare vita ad un personaggio difficile e con molte sfaccettature, riuscendo ad entrare con anima e corpo in quel pugile fallito schiavo delle droghe e degli eccessi ha dell'incredibile.
Una prova d'attore da ricordare e rivedere più volte.


venerdì 1 luglio 2011

Periferia XIV - Dagli Ace of Base alla discoteca il passo è lungo













In ogni neo-adolescente rispettabile prima o poi arriva la scoperta del rock. Ad un certo punto scopri un mondo di suoni e musica che prima non faceva parte della tua vita. Se questa scoperta non arriva è giusto preoccuparsi. La probabilità di diventare un giovane tamarro di periferia aleggia fortemente su di te. 
Ringrazio un Dio a caso, per avermi fatto sentire il suono delle chitarre e aver scacciato via quel pericoloso destino fatto di occhiali catarifrangenti, vestiti aderenti, musica assordante e tutta una serie di manie e fisse discutibili.
Io lo posso dire, alcuni di voi no. Io non ho mai avuto le Buffalo. 











All'epoca spaccavano di brutto fra i 15enni coglioni. Erano le scarpe più brutte mai prodotte dall'uomo e costavano pure tantissimo. Io non ce l'avevo ed ero un po' sfigato per questo. 
Alla luce di ciò avrete capito che non frequentavo la gente giusta. Non ancora. 
Mi sono perso. Torno al punto di partenza.
La scoperta del rock. Tutto ad un tratto sparirono dalla mia testa gli Ace of Base e le varie Hit Mania Dance Estate e arrivò il fenomeno Nirvana. Con grande ritardo scoprivo Kurt Cobain, il Grunge, la depressione e il suicidio con fucilata in testa. Il biondino di Seattle era solo l'inizio, c'era tutto un mondo da scoprire ed era tutta roba incredibile.
In quegli anni però bisognava prendere una posizione (almeno dalle mie parti), il Brit Pop e i nuovi idoli targati Regno Unito non ammettevano scelte multiple. Oasis Vs Radiohead. I moderati erano per i fratelli Gallagher e gli alternativi per Thom Yorke e soci. Di musica non ci capiva un cazzo nessuno, ma era come votare a destra o sinistra. A 18 anni voti ma non ti fai molte domande.
Io all'epoca Oasis tutta la vita, in piena adolescenza non avevo voglia di esser triste, già c'erano i coglioni con le Buffalo se ci aggiungevo No Surprises era la fine. 
Intanto gli anni passavano, il fisico cambiava e la discussione musicale si spostava sul passato. Era il momento degli anni '70. Lì tutti i gruppi andavano bene, perché erano tutti troppo meglio. Fanculo il presente, è Woodstock la nuova mecca spirituale. Era una gara a chi ne sapeva e ascoltava di più, internet non c'era (almeno a casa mia) e la cultura te la facevi a forza di libri, speciali su MTV e dischi masterizzati. Se avevi i soldi te li compravi, ma chi ce li aveva i soldi?! (intanto avevo cambiato amici)
Si parlava di tanti gruppi, chitarristi mondiali, cantanti drogati, e quando la discussione si faceva accanita si finiva sempre per tirare fuori lui. Frank Zappa. Parlare di Zappa faceva molto spocchia, era da intenditori e tutti ne parlavano un gran bene. 
Frank lì, Frank là, è un mito, ha fatto questo e quello. Ok ma diciamocelo: ma chi cazzo l'ascoltava Frank Zappa? 
Tutti a parlarne ma alla fine non se lo inculava nessuno. Povero Frank si meritava meno parole e più dischi comprati.
Dopo gli anni '70 sapete anche voi cosa c'è. Purtroppo si. Il Metal. 
Ragazzi ve lo giuro io ci ho provato, ho ascoltato tutto quello che c'era da ascoltare. Perdonatemi. A me gli assoli di 5 minuti, gli urli, i rimandi satanici e quant'altro mi fanno profondamente cagare. 

L'arrivo del Metal segnava una nuova svolta e imponeva un cambio di look. I capelli lunghi, gli anfibi, il giacchetto di pelle, le Tshirt dei Metallica e tutto rigorosamente nero. D'inverno hai freddo e d'estate hai caldo. Mai una ragazza e quando c'erano era un qualcosa di veramente lontano dal mio concetto di donna.
Allora ho provato con il Punk.
Ho abbandonato subito.
Non ero tagliato per la vita da Punk. Odiavo vestirmi da poveraccio, bere vino terribile alle tre del pomeriggio e vomitare mezz'ora dopo. La musica non era così trascendentale, e ad eccezione di qualche gruppo mi sembrava tutta uguale. Intanto fiorivano tutte queste cover band improvvisate dove l'importante non era suonare ma essere Punk. E io non lo ero.
Quindi.
Fanculo il Punk. Fanculo il Metal. Fanculo le cover band. 
Avevo scoperto il Cinema, Bob Dylan, Sinatra e un sacco di roba non schierata. Mi vestivo come cazzo mi pareva ed avevo smesso di girare con diversa gente. Avevo ripreso gli amici storici, quelli di paese che se ne fregano delle convenzioni sociali e vogliono divertirsi.
Avevamo la macchina e volevamo la discoteca, con la sua musica brutta e fastidiosa, e quella cosa che il Metal non aveva ma a quell'età contava più di tutto. E non era certamente l'ecstasy.

Conclusione:
Se non avete mai ascoltato All That She Wants non potete capire gli anni '90.