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La Periferia con le sue storie, le idee, i pensieri e le immagini di un luogo dove non succede mai niente.

...inoltre: cinema, fotografia, cultura e altre cose che mi passano per la mente.

venerdì 28 gennaio 2011

Vallanzasca - Gli angeli del male

Michele Placido non è un bravo regista. Anzi è proprio mediocre.
Detto questo. Vallanzasca, la sua ultima fatica, è paradossalmente un buon film.

Me ne frego se glorifica un bandito, me ne frego se la vicenda non è andata propriamente così. Io guardo lo schermo ed entro in quella storia, e i film che parlano di criminali mi sono sempre piaciuti.
I gangster hanno un fascino particolare al cinema, sono protagonisti e antagonisti allo stesso tempo. Vorremmo anche noi essere un eroe maledetto che si gode la vita senza pensare alle conseguenze.

Un buon film. Poteva essere un grande film? Sicuramente.
Kim Rossi Stuart è veramente notevole. La sua interpretazione colpisce ed affonda ogni pregiudizio, il suo Renato è magnetico, divertente e forte. Un mascalzone di prima qualità.
Anche i suoi comprimari sono bravi. Sopra tutti un Filippo Timi dismesso e fuori di testa.
La regia è controllata e pulita, eccede solo in alcune scene di lotta (Placido non sei Greengrass lascia perdere) e la ricostruzione è curata nei minimi dettagli.

Però..
c'è sempre un però. Qualcosa non va, il film esce dai binari spesso e volentieri. Non riesce ad elevarsi ai livelli di Romanzo Criminale - La serie; eppure la materia narrativa c'è e gli attori anche.
Manca invece il resto. Tutto ciò che non è Kim-Vallanzasca si perde, non viene percepito.
La milano degli anni '70, l'ambiente dove si muoveva il bandito, i suoi compari. Tutto maledettamente sbiadito.
Il personaggio di Kim Rossi Stuart non ce la fa a reggere il film per due ore da solo, è l'unico approfondito. Gli altri sono macchiette (escluso Timi) e non prendono mai la scena.
Infine a questo film non perdono la colonna sonora. I Negramaro, perchè? Cosa ci spiegano con gli anni '70?
La musica serve a collocare temporalmente la storia, a dare un tono all'ambientazione, e sopratutto a mitizzare il bel René.
Scorsese con Quei Bravi Ragazzi aveva fatto scuola, è un peccato che Placido non se lo sia riguardato prima di girare Vallanzasca. Ma accontentiamoci di quello che ne è venuto fuori. Un film decisamente carino e godibile.

PS: Il sottotitolo è agghiacciante. Gli Angeli del Male.. mah!!
PSS: pienamente d'accordo con questo post

2 commenti:

Anonimo ha detto...

..pensa che io ho trovato pure Timi non all'altezza..Placido regista e' discontinuo ma libero percio' mi piace..certo a volte prende delle cantonate ma tante'..almeno ci mette una passione che sullo schermo si precepisce...

ciao

nickoftime

Watanabe ha detto...

Su Timi effettivamente ho riscontrato pareri contrastanti. In generale tutti lo trovano troppo sopra le righe. Io ho trovato una buona interpretazione in linea con quello scritto in sceneggiatura.
Forse è lì il problema. La scena dove va fuori di testa, immaginando cecchini all'esterno è ridicola. E guardandola da un'angolazione diversa posso capire il tuo punto di vista.
Cmq l'ho trovato un buon film.