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La Periferia con le sue storie, le idee, i pensieri e le immagini di un luogo dove non succede mai niente.

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venerdì 31 agosto 2012

Il Cavaliere Oscuro - Il Ritorno

















Non è per niente facile recensire l'ultimo Batman di Nolan. Ancora peggio riuscire ad essere incisivi senza dilungarsi troppo.
Ci provo.
Premessa: si presuppone che abbiate visto i precedenti, e conosciate minimamente il lavoro di Chris Nolan.

Leviamo ogni dubbio subito, il mio voto al film è 7.
Il Cavaliere Oscuro - Il Ritorno è l'ultimo della trilogia firmata da Nolan sul personaggio di Bruce Wayne. Eh si cari amici, dopo tre film possiamo dirlo, ce li vendono come Batman ma parlano essenzialmente del buon vecchio Bruce e i suoi eterni problemi con la vita nel contorno di una società allo sbando.
I 165 minuti di questo ultimo capitolo, come avrete già letto nelle altre recensioni, vedono il personaggio di Batman sparire in favore di una sconfinata miriade di personaggi che gravitano attorno al nostro miliardario preferito.
C'è una tesi di fondo da portare avanti, un progetto di trama più ampio nel quale Nolan non esista a sacrificare la star del film ma anche alcuni comprimari d'eccezione tipo Gordon e Alfred (entrambi spariscono a turno per buona parte del film), in un'affollatissimo cast dove ritornano tutti (eccetto il Joker) per piccoli cameo o anche semplicemente in foto per chiudere definitivamente i giochi.

Il Cavaliere Oscuro - Il Ritorno è un film da vedere. Non un film d'azione, non un film di supereroi,  ed incredibilmente lungo con i suoi 165 minuti dove tutti parlano tantissimo. Eppure vola via che è un piacere, ti tiene incollato alla poltrona e difficilmente ci sarà brusio in sala. Eravamo circa 400 e nessuno fiatava.
Da questo punto di vista, non esistono registi capaci di questo miracolo. Anche perché non è che il pubblico dei supereroi sia dei più sopraffini, ma l'uomo pipistrello riesce a tenere tutti zitti e attenti, neanche fossimo al festival di Venezia.
La trilogia del Cavaliere Oscuro è riuscita ad esaltare folle oceaniche di spettatori e convincerli di essere di fronte al capolavoro. E se anche voi ne siete convinti mettetevi l'anima in pace, non è così. 















Christopher Nolan tecnicamente è il migliore su piazza. Non ci ammorba con il 3D, riduce al minimo le sequenze digitali, spende come se fossimo ai tempi del muto ed ha una visione unica per le grandi sequenze. Ci sono almeno tre scene da far girare la testa per quanto belle e incisive. Il primo ritorno di Batman con il bat-pod, la lotta all'ultimo sangue con Bane nelle fognature e quella bellissima dello stadio.
Per arrivare al finale, bello ed emozionante nonostante dall'adrenalina si passi ai quasi lacrimoni per una trilogia epica che si conclude. La mia esaltazione era alle stelle sui titoli di coda. Mi sono detto: forse meno emozionante del precedente ma sicuramente più bello e più riuscito.

In parte sbagliavo. A mente fredda uno ci ripensa e tutti i soliti problemi vengono al pettine.
Nolan soffre di un'ambizione smisurata, vuole girare un film di supereroi portandolo a livelli drammatici da film politico. Impregna la materia narrativa di grandi ideali, già come nel precedente, ma arrivando a livelli grotteschi (vedi la lotta fra poliziotti e mercenari al municipio). E come per Inception piega tutto, dalla trama ai personaggi all'idea di fondo di tutto il film. Non importa se Batman si vedrà poco, se serviranno milioni di dialoghi, se alcuni personaggi sembreranno tagliati con l'accetta e se alcune soluzioni saranno tirate via. Con il passare del film tutti i fili della trama, tutti quel filosofeggiare, e i numerosi dilemmi del protagonista troveranno la giusta via per il grande finale dove il cerchio si chiude in maniera epica.

Il problema è che per chiudere questo cerchio ci sono dei rattoppi incredibili. Delle cadute di sceneggiatura da film di serie B. Ora non vorrei stare qui ad elencarle tutte (andate su i400calci qui e qui, per scoprirle tutte) ma ce ne sono alcune veramente deplorevoli, a partire dallo stesso finalone, per passare dall'infame scena di J.Gordon Lewitt che scopre Bruce Wayne.

Per concludere non un capolavoro, ma in ogni caso un film importante da vedere e rivedere. Perché comunque la trilogia di Nolan ha il grande pregio di divertire ed intrattenere anche a distanza di anni.















Ora alcune pillole.

Anna Hathaway è bona e brava, io ci ho sempre creduto. La cosa migliore del film.
Bane ha un doppiaggio terribile, e quando parla sembra il capo ultrà con il megafono (infatti va allo stadio).
C'è pure Matthew Modine, tanto per non farsi mancare nulla.
Morgan Freeman è invecchiato molto.
Marion Cotillard, anche a Gotham City sembra una dama francese dei primi del '900.
Joseph Gordon Lewitt ce la mette tutta, un'inaspettata nota positiva, nonostante il ruolo da sfigato.
e infine la cosa che mi preme segnalare di più...
Alfred va al barino a bere i Fernet Branca. (non sto scherzando).

















3 commenti:

Alessandra ha detto...

Che tenerezza Alfred! E che gran figo che è sempre Bale. Peccato per Bane in parte rovinato dal doppiaggio di Filippo Timi, attore che tra l'altro amo moltissimo. Per me il voto sarebbe molto più alto, ma rimane il fatto che qualche limite c'è, cosa che invece non ero riuscita a vedere nel precedente episodio, che secondo me rimane un capolavoro.

Ale55andra

Sara Marmifero ha detto...

Anche a me ha sconvolto la storia dei Fernet Branca! Capisco l'esaltazione arrivato ai titoli di coda, anch'io quando sono uscita dalla sala scoppiavo di adrenalina. Di difetti ce ne sono eccome, ma quell'emozione a caldo vorrà pur dire qualcosa! Questa la mia recensione, se ti va di passare e lasciare un parere: http://delicatessenfilm.blogspot.it/2012/08/il-cavaliere-oscuro-il-ritorno.html
Ciao! Sara

valeria ha detto...

si il Fernet è stata una caduta di stile anche secondo me!
in generale il film mi è piaciuto, Nolan crea delle atmosfere che ti assorbono totalmente e ti fanno venire la pelle d'oca, e la colonna sonora ha aiutato molto.
ma i dialoghi?? davvero deludenti e ripetitivi..
la migliore in assoluto la Hathaway, mi ha stupito proprio.
a dispetto di tutto però uscita dal cinema ero gasatissima :)

Valeria