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La Periferia con le sue storie, le idee, i pensieri e le immagini di un luogo dove non succede mai niente.

...inoltre: cinema, fotografia, cultura e altre cose che mi passano per la mente.

giovedì 10 febbraio 2011

Considerazioni sul panorama cinematografico

Il tutto parte dalla creazione di una linea di T-Shirt dedicate al cinema.
Guardando i film che sono usciti nel 1976 ed in qualsiasi altro anno degli anni '70 e '80 mi accorgo della quantità di capolavori che uscivano annualmente.
Quel luogo comune: non ci sono più i film di una volta.
Nasconde un fondo di verità. Sopratutto il cinema americano sembra essere entrato in una crisi creativa senza precedenti. Gli anni duemila sono forse il periodo più nero per l'industria di Hollywood dal punto di vista della qualità. E le cose non sembrano migliorare.

Prendiamo il 2010 appena trascorso. I migliori film targati USA sembrano essere: Inception, Shutter Island, Avatar, The Social Network e altri che al momento non mi vengono in mente.
Di questi nessuno rimarrà nella memoria, e nessuno rientrerà nella categoria CAPOLAVORO.

Il cinema americano stenta, ha poche idee e si affida per lo più a remake e ai cine-comics. Lo spettatore di conseguenza si adegua, inizia a disertare il classico blockbuster e si dirige verso altri prodotti.
Negli ultimi sei mesi la mancanza di un titolo USA forte e di richiamo (ad eccezione di Inception forse) si è fatto sentire. Il brand Harry Potter non tira più come una volta e anche gli effetti speciali di Tron:Legacy non hanno sortito effetto sul mercato.

Cosa cambia quindi?
Il cinema italiano spopola. Dicembre e Gennaio sono diventati i mesi dei grandi incassi nostrani. Le commedie e il genere comico sembrano essere la carta vincente. I personaggi della Tv, da Bisio a Checco Zalone passando per Cetto Laqualunque di Albanese e altri, riscuotono un successo incredibile. Incassi altissimi in alcuni casi, arrivando a toccare perfino le vette di Avatar o Titanic.
Non mi pronuncio sulla qualità di questi film e non entro nel merito di come è cambiato il pubblico italiano, perché servirebbe più di un post. Faccio solo notare come la leadership cinematografica americana sia in forte ribasso, e gli incassi totali del glorificato Inception sono di poco superiori ai 10 milioni di euro mentre Checco Zalone viaggia sui 38.
Qualcosa è cambiato nel mercato. I distributori sembrano averlo capito e cavalcano l'onda.

PS: Gli ultimi 10 anni di cinema americano saranno principalmente ricordati come "L'epoca d'oro della Pixar".

2 commenti:

Anonimo ha detto...

TSN rimarrà, eccome. Probabilmente sottovaluti troppo il film, o qualcosa del medesimo ti sfugge.
In più chi dice che la Pixar abbia finito di tirar fuori gemme?

Watanabe ha detto...

The social network.
Mah.. a mio avviso non è un capolavoro. Tratta un argomento simbolo dei giorni nostri. Per questo motivo sarà d'interesse anche a distanza.
Invece da un punto di vista prettamente cinematografico pur avendolo apprezzato tantissimo (uno dei migliori film dell'anno), non credo che finirà sui libri e/o sulle classifiche future. Questo è il mio pensiero.
E' presto per dirlo. Ma è presto per dire anche: Rimarrà eccome.

Pixar
Io non ho mai detto che la Pixar abbia finito di tirar fuori bei film.
Però l'esplosione c'è già stata, quindi sarà normale focalizzarsi su questo periodo appena trascorso che da un punto di vista storico-critico è più importante.