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La Periferia con le sue storie, le idee, i pensieri e le immagini di un luogo dove non succede mai niente.

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lunedì 11 marzo 2013

Orrori da vedere - Taken 2

Ciao mi chiamo Watanabe e anche io ho visto Taken 2.
Ciao Watanabe, benvenuto nel gruppo.
















Io vi troverò (Taken) era un brutto film, un po' fascistello, che scopiazzava qua e là, con quella retorica da "Yeah Sono Americano". Ma a cervello spento si lasciava vedere, era pure simpatico seguire quel pazzo di Liam Neeson sbarcare a Parigi per massacrare senza ritegno una spietatissima banda di Albanesi.
A grandi linee lui cercava sua figlia, entrava in un covo, non la trovava e tutti morti.
Taken - La vendetta (Taken 2) è qualcosa di molto peggio. Pensavi di averne sentito parlar male da spocchiosi intellettuali? E invece no. Fa davvero schifo. 

La trama racconta del padre di un albanese ucciso nel primo capitolo, giurare vendetta sulla tomba del figlio. Il padre chiama a raccolta il villaggio, smazzetta e minaccia mezza Europa e alla fine risale a Bryan Mills (Liam Neeson). Il buon Bryan nel frattempo approfitta della crisi familiare della ex-moglie per tornare nelle sue grazie, proponendole un bel viaggio ad Istanbul tutti insieme con figlia al seguito.
Manco a dirlo che sarà qui l'atteso rendez-vous fra la famiglia Mills e la banda di albanesi incazzati in cerca di giustizia.
Scusa Liam ma se Parigi era pericolosa, cosa ti aspettavi dalla Turchia? Tua figlia deve stare in America, porta sfiga.

La storia procede fra buchi di sceneggiatura e complete voragini di trama. Si potrebbe scrivere un libro su tutti i WTF di questo film. Certo alcuni meritano una menzione per la loro epica stupidità.
Vincitore di un recente Sylvester, svetta imbattibile la scena dove la figlia di Liam Neeson per trovarlo inizia buttare a caso bombe a mano sui tetti di Istanbul. #Giuro
Ma non da meno è l'entrata spaccatutto all'ambasciata americana che si conclude con padre e figlia abbracciati (manco avessero scopato) sui sedili reclinabili di un taxi.  O l'improbabile final fight con mosse di Ju Jitsu, tra il nostro eroe e un tarchiatello albanese in sovrappeso. Già Liam Neeson che fa le mosse è comico, ma l'altro in tuta e con la pancia da bevitore è veramente spassoso.
A girare questo capolavoro Olivier Megaton, un cognome una garanzia? No. Altro che Megatoni, le scene che gira hanno la potenza di un raudo. Compie l'inaspettato miracolo di topparle tutte. Non gliene riesce una, non c'è scena d'azione rovinata da una pessima trovata.
Ma in tutta questa mediocrità ecco lo slancio che non ti aspetti, il colpo da maestro che sprofonda tutto.
La citazione. Olivier Megaton come un novello Tarantino cita altri film. Non volevo crederci ma è così.
Succede che ad un certo punto la figlia bonazza va in piscina con l'ipod all'orecchio. Ascolta Real Hero dei College & Eletric Youth. E mi son detto: dai ci sta, è giovane ha visto Drive e sta sempre li a sbavare per Ryan Gosling
Venti minuti dopo, Liam Neeson in macchina con lei, le da un ordine. Timer di 5 minuti sull'Iphone; se non torna alla scadenza lei deve scappare all'ambasciata e lasciarlo lì.
Mmm sarà mica che anche Ryan in Drive ti dava 5 minuti.
Poco dopo parte Tick of the Clock. Agevolo contributo audio.
















Ok è ufficiale a Olivier Megaton gli è garbato un casino Drive. Fatevene una ragione.

Potrei continuare all'infinito, ma è veramente difficile elencarne ogni abominio cinematografico. Vi basti sapere che c'è pure il finale catartico in cui protagonista e il cattivo si scontrano, e si dicono che Liam Neeson ha ucciso suo figlio per salvare la propria, e quindi non è tanto meglio di lui. Capito? Sempre a dare addosso agli extracomunitari Liam.

Dopo tutto il figlio malavitoso faceva un lavoro onesto. Rapiva le ragazze, le drogava, le stuprava e infine le vendeva. Ognuno guadagna come può ai tempi della crisi.




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