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sabato 29 giugno 2013

L'Uomo D'Acciaio
















In un'epoca cinematografica completamente dominata dai cinecomics, dove perfino gente come Capitan America e I Fantastici 4 macinano buoni incassi e sequel, e Spider Man vola verso il quinto film in neanche 12 anni, Superman restava al palo con alle spalle quel mezzo flop di Superman Returns di Bryan Singer.
Il supereroe per antonomasia, fra i primi su carta e al cinema, a ben vedere mal si adatta ai tempi che corrono. Superman è pop nell'iconografia, nazionalista negli intenti, palloso nel carattere e praticamente indistruttibile nel fisico. Impresa ardua rivitalizzare un personaggio del genere.
In Warner e DC hanno deciso di puntare sul sicuro. Alla regia l'inossidabile Zack Snyder reduce da cinecomics come 300 e Watchmen. E in fase di scrittura e produzione la premiata ditta David S.Goyer/Christopher Nolan usciti vincenti dalla saga Dark Knight, l'unica capace di rivaleggiare con Marvel in quanto a incassi. 
Tre autori di tale portata su unico progetto porta ad inevitabili vette e cadute di stile. La mano di ognuno si fa sentire e talvolta entra in contrasto con le altre.

Mi spiego meglio. Riassumiamo velocemente lo script de L'uomo D'Acciaio.
  • Questo è il film dove si spiega la genesi del Supereroe. Da dove viene, cosa ha fatto per diventare così, e come mai sceglie questo ruolo.
  • Il cattivo principale del Supereroe in questo film non ci sarà. Forse nel prossimo.
  • La banda dei cattivi è direttamente correlata al suo passato.
  • La prima parte del film racconterà l'infanzia del Supereroe e la sua storia passata alternando il tutto con numerosi flashback. Azione praticamente zero.
  • La seconda parte sarà un'esplosione continua, con grandi scene d'azione e baracconate all'americana.
  • Alla fine del film il Supereroe avrà ben chiara la sua posizione di protettore dei deboli e della giustizia.
Che film è?
E' Batman Begins. Chris Nolan per rilanciare Superman non si è sforzato più di tanto, ha semplicemente deciso di improntare il tutto sul reboot di Batman e bissarne il successo con una formula sicura. Fatto questo ha lasciato un post-it con scritto: "Io ho finito, fatemi avere il bonifico. PS: Goyer non fa cazzate."

Premesso che la genesi di Batman si appoggiava ad una storia di Frank Miller poco conosciuta, e mai portata al cinema. Mentre la nascita e l'infanzia di Clark Kent è forse la parte più famosa della saga.
Di conseguenza l'effetto novità è notevolmente ridotto.
Ad aggravare il quadro c'è la mano di Goyer che decide per una prima parte su Krypton piena di spiegoni improbabili e alquanto noiosi, per poi innestare tutta la fase di formazione di Clark Kent con lui in giro per il mondo senza una meta e continui flashback sulla sua infanzia. Goyer si concentra sulle due figure paterne e i loro insegnamenti come linee guida del Superman che verrà; ne esce una sorta di visione "cristologica" dove Russel Crowe (Jor-El) è il Dio che manda Cristo sulla Terra, Kevin Costner (Jonathan Kent) è il padre terreno che lo cresce seguendo l'insegnamento divino (che a grandi linee è fatti i cazzi tuoi nonostante tutto.) e 33 anni dopo la sua nascita (!!!) l'eletto viene chiamato a fare una scelta di Fede.
Qui lo sceneggiatore tocca il fondo di una carriera ricca di incassi e ma anche di VAFFANCULO.
La lunga lista dei crimini contro l'umanità perpetrata da Goyer con questo film è lunga e ve la risparmio, alcune recensioni si prendono la briga di elencarle e non a caso sono lunghissime.
Mi preme invece parlare di Zack Snyder.
Non sono mai stato un suo grande estimatore, per certi versi credo sia molto sopravvalutato e per altri sottovalutato. L'alba dei Morti Viventi era carino, 300 una merda, Watchmen buono. Gli altri non li ho visti.
In L'uomo d'acciaio Zack mi ha piacevolmente sorpreso, gira alcune scene degne del miglior Malick (vedi quella del bambino con il cane), e quando deve spaccare tutto in uno dei finali più incasinati ed esplosivi degli ultimi anni da il meglio di se. In quanto a distruzione non c'è The Avengers o Transformers 3 che tengano, la lotta fra Zodd e Superman è devastante, e le conseguenze di una lotta fra superuomini sono ben realizzate.
Anche le scene di combattimento in volo, roba degna di Dragon Ball, sono credibili ed entusiasmanti.
Insomma Zack Snyder sembra l'unico ad essersi impegnato a risollevare veramente le sorti di uno script traballante con un supereroe tutt'altro che cool, e gli rendo merito di una regia sicura e frizzante nei punti giusti. Nonostante questo il film non decolla mai, dissolvendosi ben presto dopo l'uscita sala.
Io stesso ho avuto difficoltà a scrivere questa recensione.

In definitiva.
L'Uomo D'Acciaio è un film mediocre con spunti divertenti. Il nuovo Superman non vola oltre il 5.












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